Regia di Brian Gibson vedi scheda film
Gradevole sequel del Cult "Poltergeist" di Tobe Hooper (e prodotto da Steven Spielberg).
Rispetto al primo, dove lo stile sanguinolento del creatore di Leatherface era, purtroppo, parzialmente censurato dalla produzione, in questo secondo capitolo si lascia uno spazio dicretamente maggiore all'Horror più 'adulto', introducendo l'inquietante figura del reverendo folle: la lode che canta, e che caratterizza il personaggio, (ripresa in "Scary Movie 2") è quasi raggelante.
Viene rafforzata anche l'idea dell'importanza della famiglia, liberandola dal gerarchismo tradizionalista e indicando come principio fondamentale l'unione dei componenti in un contesto di sostanziale eguaglianza. Anche la centralità della figura materna è sottolineata nel personaggio della nonna e nell'ereditarietà femminile del dono della veggenza.
Le atmosfere paranormali sono, ovviamente, confermate, ampliandole però con l'introduzione della spiritualità indiana e la rivelazione dell'altra dimensione ("the other side") del titolo.
Molto buona la caratterizzazione dei personaggi, sia nell'approfondimento dei/lle reduci del primo (esclusa l'altra sorella Dana, a causa della morte dell'attrice Dominique Dunn), sia nell'introduzione di quelli nuovi, in particolare il reverendo-fantasma Kane (Julian Beck, morto poco dopo il termine delle riprese) e lo sciamano Taylor (Will Sampson, già visto in "One Flew Over the Cuckoo's Nest", morto anche lui poco dopo).
La buona sceneggiatura, la regia sapiente, le ottime musiche di Jerry Goldsmith e gli efficaci effetti speciali (sia artigianali che proto-digitali) contribuiscono alla buona riuscita del film.
Consigliato a chi ha apprezzato il primo.
Voto: 7
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