Regia di Brian Gibson vedi scheda film
Da un film dell'orrore ci si aspetta innanzitutto di essere spaventati, e Poltergeist II garantisce alcuni momenti di autentica paura, accompagnati da un costante senso di inquietudine per ciò che può accadere all'interno di una casa e di una famiglia all'apparenza come tante. I momenti migliori del film sono quelli in cui compare Julian Beck, nei panni del predicatore folle. Il finale, invece, perde un po' di intensità, con alcuni effetti speciali non proprio all'altezza. Resta comunque un discreto film dell'orrore, di gran lunga superiore al seguito realizzato due anni dopo.
La famiglia Freeling, già protagonista del film capostipite della serie, ha cambiato casa nella speranza e nella convinzione di porre fine agli strani fenomeni ectoplasmici che hanno visto coinvolta la piccola Carol Anne. La tranquillità, tuttavia, sarà di breve durata. Infatti, un predicatore, che si scoprirà poi essere morto molti anni prima, torna dall'altra dimensione per rapire la bambina e placare le anime delle persone che lui stesso aveva spinto ad un suicidio forzato. Solamente l'unione della famiglia e la saggezza dell'amico indiano e della medium Tangina potranno sconfiggere il male. Ma anche in questo caso, la soluzione al problema sarà di breve durata...
Interpreta bene la parte del corpulento indiano, che fa da contraltare al minuto predicatore, anche se il suo volto non brilla per espressività. Anche lui morì poco dopo la fine delle riprese. Un'altra vittima della maledizione del film?
Julian Beck, già minato dal cancro che di lì a poco lo avrebbe ucciso e che aveva segnato ormai profondamente il suo volto ed il suo fisico, dà vita ad un personaggio spaventoso per la sua apparente mitezza e per la sua capacità di trovarsi sempre nel luogo voluto al momento voluto. Da brividi tutte le scene in cui è presente.
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