Magali è una viticultrice di 45 anni che si sente sola. Questo sentimento cresce ogni giorno di più da quando suo figlio e sua figlia sono andati a vivere altrove. Una delle sue amiche, Isabelle, le cerca, a sua insaputa, un marito, mettendo un annuncio su un giornale. Anche Rosine, la fidanzata di suo figlio, vuole presentarla al suo professore di filosofia Etienne.
Note
Rohmer ci ha raccontato i corteggiamenti adolescenti dell'estate, le coincidenze imprevedibili della giovinezza, gli inganni amorosi intrecciati da età diverse. E ora mette in scena con grande abilità il cinismo candido dell'età matura.
Bruttissimo! Un film girato con due soldi, antiestetico, noiosissimo. Avrei potuto girarlo anche io filmando la vita quotidiano di due famiglie contadine dell'entroterra Marchigiano.
Soggetto intrigante, scrittura raffinata, perfetto. Da vedere sempre con audio originale: il doppiaggio italiano appiattisce parecchio la bravura degli interpreti.
Rohmer è un regista che merita attenzione... il suo è un cinema che segue un percorso personale, diverso da tutti gli altri, fregandosene della trama intesa in senso classico, anche se lo sviluppo narrativo è ricco di avvenimenti e perfino di colpi di scena. "Racconto d'autunno" è stato salutato da più parti come la conclusione e forse la vetta del ciclo dei… leggi tutto
Voto 6,5. Il racconto è condotto con mano sapiente e lieve allo stesso tempo; questo genere esistenzialista, tipicamente francese, non mi appassiona più di tanto; troppo cerebrale, troppo parlato, ancorché il film abbia il merito di non sconfinare nel razionalismo puro. [20.06.2007] leggi tutto
Così come la viticultrice protagonista del Racconto d'autunno nega di sfruttare la terra, bensì spiega di curarla, altrettanto vorrebbe dire Rohmer del proprio rapporto con il cinema: non c'è un approccio classico meramente finalizzato alla rappresentazione, alla messa in scena; piuttosto il regista sceglie di utilizzare il mezzo per enunciare le proprie teorie sulle… leggi tutto
Girotondo vaporoso come il vino di cui si parla e che infiltra le scaramucce amorose di una serie di personaggi, fra l'adolescenza e l'età adulta. Rohmer tratta l'amore, declinato in tutte le sue forme, da sempre e specialmente nei suoi quattro episodi legati alle stagioni. Lo fa con la delicatezza e la Bellezza di un Maestro, restando sottile e profondo nello stesso tempo. L'amore…
Racconto d’Autunno fu presentato con successo alla mostra del cinema di Venezia nel 1998, secondo il suo Distribuitore italiano Valerio De Paolis della BIM, trattasi del miglior successo commerciale in Italia dei film di Rohmer. Trama: Magali(Beatrice Romand) viticultrice quarantenne e vedova, si trova al centro di una doppia macchinazione da parte di Rosine(Alexia Portal) e di…
Carino, delicato, oserei dire quasi femminile questo racconto ambientato in Francia. Una vedova che vive in campagna, dedicandosi quasi a tempo pieno al lavoro agricolo nelle sue vigne, trova, senza cercarla, la premura e l'affetto di una sua amica e di un'amica di suo figlio che senza farsene accorgere da lei si danno da fare per trovarle un compagno. Situazione certo non rara, tra le donne,…
Rohmer è un regista che merita attenzione... il suo è un cinema che segue un percorso personale, diverso da tutti gli altri, fregandosene della trama intesa in senso classico, anche se lo sviluppo narrativo è ricco di avvenimenti e perfino di colpi di scena. "Racconto d'autunno" è stato salutato da più parti come la conclusione e forse la vetta del ciclo dei…
Nei film di Rohmer (e non mi succede così di frequente con quelli di altri autori) mi capita spesso di provare immediata antipatia per i personaggi. Anche in Racconto d'autunno ho provato la medesima sensazione, anche se, tuttavia, questa volta l'avversione è scemata con lo scorrere del film. L'innegabile verbosità dei film rohmeriani è presente anche in questa sua…
Beatrice Romand è un’attrice genuina, una “perfetta donna francese, con gli stessi problemi della nazione”, che ha saputo ‘concedersi’ ad un regista profondo e discreto come lo è stato Rohmer, sviluppando…
A un certo punto (1.15’40”) Marie Rivière pronuncia una frase che suona più o meno come la sconfessione del 90% della filmografia rohmeriana: “Qui non c’entra il caso, è opera mia”. Ecco, la sconcertante bellezza di questo film sta nel gesto compiuto dal regista che, alle soglie degli ottant’anni, è appena arrivato a concludere il suo terzo ciclo di film: come il vecchio Prospero…
N
Non bello come Racconto d'Estate, ma bello. Anche qui troviamo un intreccio sentimentale, molto meno causale di altri film, perché al centro vi è una vera macchinazione per trovare l'uomo a una vedova. I dialoghi sono interessanti e acuti, benché meno filosofici e complessi dell'altro film citato. Anche qui il regista rappresenta con sensibilità e verità uomini e donne alle prese con…
Una viticoltrice vive isolata dal mondo nella propria vigna fuori città. Al suo caso si interessano la sua migliore amica nonché la ragazza di suo figlio che - ciascuna per proprio conto - tramano arabeschi amorosi nella speranza di trovare un compagno all'amica. Ma il caratteraccio della donna rischia di allontanare entrambi i potenziali pretendenti.
Più…
VOTO : 7.
Non sono un esperto del cinema di Rohmer, quindi non riesco a dare a questo film una visione più ampia all’interno della sua cinematografia, ma devo dire che mi è piaciuto parecchio.
La storia vede protagoniste delle donne di mezza età, una viticoltrice sola alla quale un’amica e la ragazza di suo figlio cercano di trovarle un compagno.
Cinema…
Così come la viticultrice protagonista del Racconto d'autunno nega di sfruttare la terra, bensì spiega di curarla, altrettanto vorrebbe dire Rohmer del proprio rapporto con il cinema: non c'è un approccio classico meramente finalizzato alla rappresentazione, alla messa in scena; piuttosto il regista sceglie di utilizzare il mezzo per enunciare le proprie teorie sulle…
Ho appena appreso della morte di Eric Rohmer.Io detesto le playlist necrologio ma stavolta è diverso.Sento che se n'è appena andato un amico più grande,uno che mi ha spiegato tante cose con l'arte…
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Commenti (6) vedi tutti
Bruttissimo! Un film girato con due soldi, antiestetico, noiosissimo. Avrei potuto girarlo anche io filmando la vita quotidiano di due famiglie contadine dell'entroterra Marchigiano.
commento di Yusaku87Soggetto intrigante, scrittura raffinata, perfetto. Da vedere sempre con audio originale: il doppiaggio italiano appiattisce parecchio la bravura degli interpreti.
commento di robbsE' un romanzo semplice e lieve sui rapporti amorosi, girato in chiave femminile. Non mi ha lasciato quasi niente, però.
commento di sonicyouth7
commento di nico808
commento di incallitoleggero leggero, molto dialogato, brillante, ben orchestrato e recitato a regola d'Arte. Niente da dire.
commento di ed wood