Giovanni e Pietro sono due fratelli siciliani emigrati a Torino sul finire degli anni Cinquanta in cerca di quel lavoro che al Sud mancava. Giovanni, il fratello maggiore coltiva un progetto ambizioso, apparentemente superiore alle sue forze: lui analfabeta vuole che il fratello Pietro diventi maestro elementare, diplomandosi alle magistrali.
Note
"Così ridevano" è un film lontanissimo da qualsiasi sospetto di agiografia, da facili citazioni neorealistiche, da desideri di riconciliazioni storico-popolari. È un film che parte da dati noti dell'immaginario nazionale per costringerci a ripensarli, nella cornice di un melodramma prosciugato e circolare. La forza che spinge questo film, premiato al festival di Venezia 1998 con il Leone d'Oro, è l'amarezza lucidissima rispetto a un passato e un presente irrecuperabili, la capacità di seguire, senza cedimenti a naturalismo e retorica, un teorema drammatico. Amelio ha fatto il film più "scorsesiano" (non nei modi ricalcati, ma nell'anima nera e implacabile) mai uscito dal nostro cinema.
In sala uscì con i sottotitoli, importanti per l'uso forte dei dialetti, ma in tv viene sempre trasmesso senza (provocando la perdita del 60% dei dialoghi ai non avvezzi). Eppure il film è così potente ed essenziale, sia nella struttura originale che nella forza visiva, che si riesce lo stesso a godere appieno della storia.
In una Torino tetra, fumosa di nebbia e rabbia repressa, scorrono sei giornate su un arco di sette anni, dal 1958 al 1964 (Arrivi, Inganni, Soldi, Lettere, Sangue, Famiglie), in un impianto teatrale di atti dentro i quali si compone, volta per volta, l’evento che dà il titolo e segna gli snodi.
bellissimo omaggio al neorealismo ormai andato, ottimi i due attori, bello il film che evidenziail rapporto di due fratelli lontani anni luce dal capirsi
A ragione definito il più “scorsesiano” dei film di Amelio, Così ridevano, girato sei anni dopo, sembra precedere il Ladro di bambini del ’92 per il tema della paternità surrogata, che qui è uno dei motivi fondanti del film, in quello diventa il leit motiv incarnato dal carabiniere Antonio.
“Al centro del mio film… leggi tutto
Leone d'oro a Venezia, Così ridevano è in fondo l'ennesima variazione di Amelio sul tema della crescita, vista come sempre in un'ottica padre-figlio. Qui il rapporto è traslato su quello parimenti significativo fratello maggiore-fratello minore e la sostanza varia quindi di poco; confermato Lo Verso, già presente nei due precedenti lavori del regista (Il ladro di… leggi tutto
Film dalla trama molto significativa l'emigrazione. A tratti però l'ho trovato pesante ma soprattutto incomprensibile per via dei dialetti utilizzati nei dialoghi (siciliano e piemontese) ci andrebbe un traduttore. Eccellente l'interpretazione dei due protagonisti Lo Verso (sempre spettacolare) e di Giuffrida che invece non conoscevo. Penosa invece la recitazione di altri attori… leggi tutto
Domanda: La legge di Lidia Poët si apre con una scena di sesso abbastanza forte, un cunnilingus. Risposta: Me la ricordo, ci abbiamo messo nove ore a girarla… (Ma sono molto serena con la mia…
Film dalla trama molto significativa l'emigrazione. A tratti però l'ho trovato pesante ma soprattutto incomprensibile per via dei dialetti utilizzati nei dialoghi (siciliano e piemontese) ci andrebbe un traduttore. Eccellente l'interpretazione dei due protagonisti Lo Verso (sempre spettacolare) e di Giuffrida che invece non conoscevo. Penosa invece la recitazione di altri attori…
Una trentina di autori, un centinaio di film e serie. Insomma: un prologo, appena.
Nota bene. La lista è chiusa -- tanto per una questione soggettiva quanto di tecnica…
Aquarius “è senz'altro anche il nome di una pizzeria”.
Se sia meglio proteggere gl'interessi dell'ENI nell'Africa equatoriale, sub-sahariana e mediterranea (l'impianto, a risarcimento del periodo…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (6) vedi tutti
Non se ne può più di film parlati in incomprensibili dialetti del sud. Sarebbe come lasciare tutti i film in lingua originale,il concetto è lo stesso.
commento di corradopIn sala uscì con i sottotitoli, importanti per l'uso forte dei dialetti, ma in tv viene sempre trasmesso senza (provocando la perdita del 60% dei dialoghi ai non avvezzi). Eppure il film è così potente ed essenziale, sia nella struttura originale che nella forza visiva, che si riesce lo stesso a godere appieno della storia.
commento di monsieur opalIn una Torino tetra, fumosa di nebbia e rabbia repressa, scorrono sei giornate su un arco di sette anni, dal 1958 al 1964 (Arrivi, Inganni, Soldi, Lettere, Sangue, Famiglie), in un impianto teatrale di atti dentro i quali si compone, volta per volta, l’evento che dà il titolo e segna gli snodi.
leggi la recensione completa di yumeVoto 6,5. [08.04.2012]
commento di PPDavvero bello.
commento di Pitterbellissimo omaggio al neorealismo ormai andato, ottimi i due attori, bello il film che evidenziail rapporto di due fratelli lontani anni luce dal capirsi
commento di Dr.Lynch