Trama
Nel caos della politica di Hong Kong degli anni Sessanta, lo studente di letteratura inglese Ziming si ritrova al centro di un triangolo amoroso con Meiling, la ragazza a cui dà delle lezioni, e con la matura madre di questa, in esilio da Taiwan.
Approfondimento
NO.7 CHERRY LANE: UNA LETTERA D'AMORE A HONG KONG
Diretto e sceneggiato da Yonfan, No.7 Cherry Lane è ambientato nella Hong Kong degli anni Sessanta, periodo durante il quale la colonia vive sia il suo rapido sviluppo economico sia la nascita di movimenti turbolenti clandestini di natura politica. In tale contesto, si muove Ziming, un giovane studente universitario, tra si ritrova sentimentalmente diviso tra la signora Yu, una donna di Taiwan che si è esiliata a causa del cosiddetto Terrore Bianco, e la di lei bellissima figlia Meiling, a cui egli dà lezioni private. Le porta a vedere diversi film e, attraverso una serie di momenti magici sul grande schermo, si svelano passioni proibite proprio mentre la città si avvia a vivere uno dei suoi momenti più complessi, con le tensioni tra dimostranti comunisti e governo coloniale britannico che raggiungono il loro apice.
In Concorso al Festival di Venezia 2019, No. 7 Cherry Lane è stato così presentato dal regista: "No.7 Cherry Lane non è Eva contro Eva. Potrei, parafrasando il titolo originale del film (Tutto su Eva, ndr), definirlo come un Tutto su di me. Si tratta di una storia d'amore disperata con tutti gli elementi contraddittori del caso: alti e bassi, vizi e virtù, guerra e pace, est e ovest, ortodosso e classico, spirituale e fisico... tutte queste caratteristiche sono fuse insieme e danno vita a migliaia di immagini disegnate a mano. È il mio primo tentativo di animazione perché solo attraverso questa forma d'arte la mia disperazione dello splendore ha trovato la sua libertà e via di fuga. È la mia lettera d'amore a Hong Kong e al cinema. Una storia su ieri, oggi e domani. Ed è soprattutto un film di liberazione".
"Dopo la rivoluzione del 1949 in Cina, molti di coloro che arrivavano a Hong Kong vivevano a North Point, la parte più a est della colonia britannica", ha continuato il regista. "Qui, hanno portato la propria cultura e il proprio stile di vita dando vita a quel quartiere che sarà soprannominato Little Shanghai. Kai Yuen Street si trovava sul lato collinare di Little Shanghai e molti esponenti della cultura della vecchia Cina, tra cui alcuni grandi nomi della letterature cinese, vivevano lì. In cima alla collina c'era un gigantesco maniero con un bellissimo giardino cinese pieno di ruscelli, ponti e padiglioni, chiamato Kai Yuen Terrace. Kai Yuen Street ha subito molti cambiamenti nel tempo e il bellissimo maniero oggi non esiste più, è rimasto vivo solo nell'immaginazione delle persone. La mia storia parla di una madre che ha scelto l'esilio volontario e di una figlia che, scappate dal regime del Terrore Bianco in Taiwan, hanno trovato rifugio nella Little Shanghai, al numero 7 di Kai Yuen Terrace, sebbene il mio produttore abbia scelto di chiamarla Cherry Lane".
"No.7 Cherry Lane è una lettera d'amore a Hong Kong e ha al suo interno molti riferimenti al cinema, alla letteratura, all'arte, alla filosofia, alla poesia e a molto altro ancora", ha concluso Yonfan. "Durante gli anni, ho imparato a non essere avaro e ho deciso di mettere molte delle cose che ho appreso in un solo film ricorrendo a differenti stili di disegno, a un mix di cultura occidentale e orientale e all'uso di musica classica che spesso si fonde con la musica di strada cinese o con l'Opera. Anche se il riferimento principale rimane il romanzo Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust".
Da un punto di vista tecnico, No.7 Cherry Lane è un lungometraggio d'animazione realizzato in 2D. La città di Hong Kong degli anni Sessanta rivive grazie a tratti di matita su carta di riso e a colori vividi. Per evocare una certa nostalgia nello spettatore, Yonfan ha preteso qualcosa di inedito dai suoi animatori: tutti i personaggi sono stati realizzati prima in 3D e successivamente trasformati a mano in 2D. Oltre ad aver richiesto tempo, tale processo rappresenta un unicum nel mondo dell'animazione, dal momento che è la prima volta che viene usato (solitamente, accade il contrario passando dal 2D al 3D).
Il cast
A dirigere No.7 Cherry Lane è Yonfan, regista e sceneggiatore cinese. Nato nel 1947 nella provincia di Hunan, Yonfan ha scritto, diretto e prodotto tutti i suoi 14 film. Attraverso la sua lunga carriera cinematografica, cominciata nel 1984 con A Certain Romance, ha avuto modo di lavorare con gran parte delle più… Vedi tutto
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- Premio miglior sceneggiatura a Yonfan al Festival di Venezia 2019
Commenti (1) vedi tutti
ammesso che ne abbia interesse, per entrare veramente nell'Olimpo dei grandi autori di animazione, forse Yonfan dovrà dare un po' più di sostanza alle sue meravgliose immagini calligrafiche, che all'inizio inebriano, ma che dopo un po' mostrano la corda. anche una maggiore sobrietà nella sdolcinatura della imponente soundtrack non guasterebbe.
commento di giovenosta