Woody Allen gira l'Europa con il suo gruppo per proporre il suo jazz impuro e "rozzo", stile New Orleans e il pubblico non può far altro che apprezzare. In questo tour lo accompagnano la sorella e Soon Yi. Prima un giorno a Parigi, poi Madrid, Ginevra, Venezia e tante altre città. A Venezia il concerto è per La Fenice distrutta. Woody gira in gondola con Soon Yi per una calle deserta e ha paura che il gondoliere possa sgozzarli, teme che i turisti gli tirino adosso dai ponti le macchine fotografiche.
Note
Barbara Kopple è una documentarista di fama due volte premiata con l'Oscar per "Harlan County Usa" e per "American Dream" che ha avuto la bella idea di girare un documentario sulla tournée europea di Woody Allen. La regista ci consegna un bel ritratto dal vero e in privato di un Allen che è tale e quale, quanto a nevrosi, tic e battute al Woody dei film.
Niente di eccezionale, per carità, però per gli amanti di Allen è un interessante spaccato delle sue molteplici nevrosi, nonchè un discreto resoconto della sua seconda vita da musicista.
Chi ha amato Woody Allen e ama il New Orleans non può prescindere dalla visione di questo film che documenta la tournée di concerti effettuata nel 1997. La regista sapientemente alterna squarci della vita privata (con lui erano la compagna Soon Yi e la sorella) nelle suite degli alberghi con frammenti dei concerti. Possiamo così assistere a tutti i comportamenti maniacali di quest'uomo che… leggi tutto
L'idea è interessante, ma poteva scadere nel banale o nell'agiografico con facilità; così non è e i complimenti vanno tutti alla regista, curiosa e non fanatica, attenta e non morbosa, ed anche alla buona partecipazione di Allen stesso. Assalito dai fans, alle prese con i propri disturbi (dal panico al raffreddore), ma sempre sè stesso, molto più vicino ai personaggi dei suoi film di… leggi tutto
Chi ha amato Woody Allen e ama il New Orleans non può prescindere dalla visione di questo film che documenta la tournée di concerti effettuata nel 1997. La regista sapientemente alterna squarci della vita privata (con lui erano la compagna Soon Yi e la sorella) nelle suite degli alberghi con frammenti dei concerti. Possiamo così assistere a tutti i comportamenti maniacali di quest'uomo che…
L'idea è interessante, ma poteva scadere nel banale o nell'agiografico con facilità; così non è e i complimenti vanno tutti alla regista, curiosa e non fanatica, attenta e non morbosa, ed anche alla buona partecipazione di Allen stesso. Assalito dai fans, alle prese con i propri disturbi (dal panico al raffreddore), ma sempre sè stesso, molto più vicino ai personaggi dei suoi film di…
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Commenti (1) vedi tutti
Niente di eccezionale, per carità, però per gli amanti di Allen è un interessante spaccato delle sue molteplici nevrosi, nonchè un discreto resoconto della sua seconda vita da musicista.
commento di galaverna