Regia di Noah Baumbach vedi scheda film
Il film narra di un matrimonio nella sua fase conclusiva, mettondo in scena da un lato il dramma delle emozioni e dall'altro, le complicazioni dovute al ricorso all'assitenza legale. Tra il serio e il faceto, strizzando l'occhio alla tradizione della sitcom, ma anche alla commedia di Woody Allen, il racconto mette insieme una serie di convenzionali scene di vita tipiche del genere. A fare la differenza sono soprattutto le godibili interpretazioni di un poker d'assi su cui spicca la performance tagliente di Laura Dern; il tutto sostenuto da una scrittura dei dialoghi di prim'ordine, che rammenta le commedie di Howard Hawks. Insomma, finalmente si vede un lavoro che non fa rimpiangere il passato. La mente naturalmente non può che andare a film come Kramer contro Kramer. Al personaggio dell'avvocata impersonato da Laura Dern, è affidata la battuta chiave sulla condizione femminile all'interno di un sistema sociale repressivo nei confronti delle donne in quanto obbligate ad adeguarsi ad un modello troppo limitante qual è la Vergine Maria. Figuriamoci in Italia. La tentazione è di giudicarla secondo lo stereotipo della spregiudicatezza, ma alla fine, ci rendiamo conto che si tratta solo di una professionista in una realtà cinica, che riesce a tenere testa a colleghi maschili di comprovata scaltrezza. Inoltre, il film mette a fuoco la sottigliezza della discriminazione sessuale in una società in cui si dà ancora per scontato il fatto che sia la donna a doversi adeguare ai desiderie e ai sogni del compagno. Penso che sia una cosa molto difficile da afferrare specialmente in un paese cattolico come il nostro.
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