Regia di Franco Maresco vedi scheda film
VENEZIA 76 - CONCORSO Nel 2017, giunti al 25esimo anno dalla strage ai danni del magistrato Paolo Borsellino, il regista Franco Maresco, con al seguito l'ironica, spiritosa, celebre fotografa palermitana di fama mondiale Letizia Battaglia, conduce una scanzonata inchiesta su come percepiscono i suoi concittadini questa importante, drammatica ricorrenza dai connotati etico-civici imprescindibili. Ne scaturiscono risultati bizzarri e sconfortanti, che secondo l'opinione della scaltra fotografa, potrebbero anche essere frutto di un malizioso gioco di scelta calcolata ad arte da parte del satirico regista.... o magari anche no.
Se poi, a questo clima omertoso o indolentemente indifferente, si aggiunge l'intervento ad oltranza del micidiale agente di spettacolo Ciccio Mira, creatura mareschiana per eccellenza già al centro di altri suoi precedenti lavori, con al seguito il suo evanescente produttore-copertura, e la sua "mostruosa" congrega di cantanti neomelodici, ecco che i risultati non possono che condurci nei paraggi di una parata delirante, tra il folle e l'esilarante, in grado di farci ridere amaro, con tutto lo sconcerto e l'incredulita' del caso. Certo giunge naturale domandarsi se - nel denunciare un degrado e malcostume omertoso che favorisce il proliferare del fenomeno mafioso e che ha come apice e teatro dedicato il famigerato quartiere palermitano conosciuto con l'acronimo ZEN - Maresco non cominci un po' troppo a ripetersi.
Soprattutto nell'ostinazione a voler utilizzare queste sue maschere grottesche, a questo punto non si sa più quanto vere o quanto create ad hoc per ragioni di spettacolo, di certo funzionali ad una lettura comico-sarcastica del discorso esposto.. Le manifestazioni pressoché improvvisate da parte dello sconcertante ed irreprensibile impresario della mostruosità prestata allo spettacolo, il Mira sopra citato, proprio tra le strade del degradato quartiere di cui sopra, viene il sospetto che siano citate come vere, ma di fatto il frutto di una circostanziata farsa alla cinico tv, mirabile ai tempi, ma da cui ci piacerebbe che il talento di Maresco ormai prendesse le doverose distanze. La tirata finale che prende di mira il palermitano attuale presidente Mattarella, ci pare, nel contesto generale del film, un capitolo non solo superfluo, ma così inutilmente supponente da condurlo francamente vicino ai confini del cattivo gusto.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta