Regia di Bartabas vedi scheda film
VENEZIA 76 - GIORNATE DEGLI AUTORI Pioniere di una forma di espressione e narrazione che avviene per gesti coreografati ed ore ed ore di ammaestramento paziente ma risoluto di animali, soorattutto cavalli, Bartabas, fondatore del Théatre Equestre Zingaro, dal nome del suo più celebre e probabilmente bel cavallo nero ammaestrato in 35 anni di carriera - il fiero e muscoloso Zingaro - ha voluto con questo film raccontate oltre tre decenni di spettacoli costruiti con una passione che pare avere, tra i suoi elementi portanti e risolutivi, persino la magia.
Una vita trascorsa, quella di Bartabas, a trovare quella intesa ed intimità con l'animale, protesa a raggiungere la perfetta armonizzazione di due corpi - quello del destriero e quello del suo cavaliere - destinati assieme a dar vita a una forma d'arte che tende alla perfezione, esaltando la bellezza superiore del bell'animale, abituandolo ad una coordinazione che trova negli spettacoli del celebre coreografo, una perfezione vicina all'essenza della purezza.
Ciò detto, i numeri, per quanto emozionanti e sin stupefacenti all"inizio, al cinema diventano presto ripetitivi e stancanti nel suo continuo riproporsi senza tregua, come in un teatro visto alla tv, asettico dalla senzazione e dagli odori che l'animale dal vivo produce ed espande, infondendo emozione ad uno show altrimenti poco autentico e bidimensionale. E francamente, a livello personale, continuo a preferire l'imperfetta prevedibilità che l'istinto regala agli animali lasciati alla loro naturale, per quanto scomposta, imprevedibile libertà espressiva.
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