Regia di Riccardo Freda vedi scheda film
John, agente FBI in incognito, indaga a Tangeri su un grosso giro di narcotraffico. Nel tempo libero trova modo di frequentare la bella Mary, ma il facoltoso Henry Bovelasco, padre di lei, lo tiene a distanza. Ciò che John scoprirà su Henry sarà scioccante.
Con Agguato a Tangeri, Riccardo Freda – sotto pseudonimo anglofono: Robert Hampton – tenta la carta del noir: e con discreta resa in termini estetici e di intrattenimento. Ne viene infatti fuori una pellicola fosca, nebbiosa, complice anche la fotografia in bianco e nero di Gabor Pogany e la colonna sonora jazzata di Lelio Luttazzi; un film misterioso e dai personaggi, per quanto tagliati con l’accetta, gravidi di segreti, volutamente inafferrabili. La sceneggiatura è opera di un team di scrittura a otto mani composto dal regista, da Sandro Continenza, da Paolo Spinola e da Vittoriano Petrilli; la storia sostanzialmente si regge in piedi da sé, il ritmo c’è e tanto basta per gli obiettivi del lavoro. Fra gli interpreti sono in evidenza Gino Cervi, Edmund Purdom, Genevieve Page e Felix Dafauce; in veste di produttore troviamo Antonio Cervi, figlio del protagonista, che qualche anno dopo passerà dietro la macchina da presa col nomignolo di Tonino. Agguato a Tangeri è un prodottino senza tanti fronzoli, né aspettative, ma nei suoi limiti adeguatamente rifinito. 5/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta