Regia di Roland Emmerich vedi scheda film
Visto su Italia 1, Godizlla di Emmerich mi ha molto deluso. Di solito i blockbuster hollywoodiani hanno (almeno) il pregio di intrattenenere lo spettatore. Qui no: nemmeno quello.
Una gigantesca creatura è risvegliata dagli esperimenti nucleari degli occidentali (infatti la sequenza che apre il film mostra un uomo intento ad analizzare lombrichi nientepocodimeno che a Chernobyl), e si dirige verso New York con l'intento di distruggere la città, che verrà sgomberata dal sindaco egoista in campagna elettorale. Toccherà ad un nucleo ristretto di persone dare la caccia al mostro e tentare di ucciderlo.
La trama è un disastro, una disfatta degli sceneggiatori, contorta, confusa, incomprensibile, noiosa. (comparirà perfino una spia francese, interpetata da Jean Reno)
Si inizierà ben presto a guardare l'orologio, e l'impulso è quello di cambiare canale. si resiste strenuamente per tutti i suoi 140 minuti (troppi!) di lunghezza.
Perfino il mostro non funziona: è goffo e insulso (con tutta la sua stazza e la sua forza è in grado di distruggere grattacieli, ma curiosamente non di schiacciare degli sventurati che gli sfuggono con un taxi).
La regia non ha un guizzo per risollevare il giudizio sul film, mentre si salva la fotografia, che dà al film una sembianza cupa e nebbiosa quanto basta, e ha qualche trovata efficace.
Infine, la recitazione degli attori è davvero piatta, con la protagonista Maria Pitillo che tocca a tratti il ridicolo.
Bocciato su tutti i fronti.
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