Regia di Michele Placido vedi scheda film
"Tutti dicono che voi peccate, ma perchè io non vedo il male che fate?", dice Gerardo e secondo me qui c'è non solo il fulcro del film, ma il centro della politica. Cos'è che conta di più? Aderire a un partito incondizionatamente, o pensare con la propria testa cercando di seguire delle linee di massima? Conta essere democristiani o comunisti per determinare se una persona cerca il bene comune o pensa solo ai propri interessi personali? Sono più peccatori i democristiani o i comunisti che vogliono fare tacere chi vuole declamare le proprie idee? Sono più cristiani i praticanti blasfemi che sottomettono le persone col potere preso con la prepotenza, o i laici che cercano di aiutare la gente povera? La differenza è solo tra chi vuole un bene comune e chi invece pensa solo ai propri interessi: la differenza è tra chi ama il prossimo suo come stesso, al di là del motivo per cui lo fa, e chi no.
Resto incantato dalla Mezzogiorno ogni volta che la vedo! E' bravissima, dà carattere e coraggio al proprio personaggio, nelle sue contraddizioni, ma anche nelle idee che porta avanti. E' straziante la scena in cui sta male sul palco durante il comizio elettorale mentre spiega che ciò che più conta è consolidare la dignità di tutti (donne comprese) attraverso l'amore verso il prossimo. Credo che la sua fine sia un implicito omaggio a Berlinguer.
Regia asciutta, con tempi equilibrati e sobrie riprese; un dialetto pugliese "italianizzato" e colori opaci, mai troppo accesi; la camera a mano nell'angoscia di Gerardo: con questo Placido ci regala un film frutto di un grande talento, indimenticabile.
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