Regia di Wes Craven vedi scheda film
Se pensavate che i brividi fossero finiti ...beh vi sbagliavate. L'assassino ritorna e Sidney non è sicura nemmeno al college, nuovo teatro di raccapriccianti delitti. Per fortuna (o per sfortuna loro) Sidney è aiutata dagli altri superstiti della carneficina di Woodsboro (ma qui non tutti satranno così fortunati). Wes Craven ci riprova e regala a noi tutti il seguito del cult horror rivelazione del 1997 in cui il discorso cinematografico (molto godibile la lezione sui sequel e il rimando a Nonsferatu) è arricchito da quello metacinematografico (proposta dal film nel film), e dove la tensione è stemperate dalla sottile ironia. Il film si apre nuovamente con un omicidio rituale (ancora una coppia di fidanzati ma questa volta di colore, per buona pace di Jada Pinkett infastidita dall'esclusione degli afroamericani dal genere horror) che riesce a mio avviso a superare in drammaticità il prologo del primo film; continua poi con un escalation di terrore che questa volta coinvolge un maggior numero di vittime. Torna il discorso sul potere e il ruolo dei media nella società contemporanea, tanto che il film comincia in una sala cinematografica (dove una tragedia collettiva viene trasformata in intrattenimento) e si conclude su un palcoscenico teatrale (che in qualche modo crea una continuità inquietante tra la tragedia greca e il film stesso); il palcoscenico sembra essere metafora delle nostre vite: cosa siamo se non attori chiamati a recitare una parte sul palcoscenico del mondo? Ma Sidney non ci sta ad interpretare la parte della vittima e ne vedremo delle belle: definestrazioni, crocifissioni, scazzottate e inseguimenti che ci condurrano verso l'inaspettata rivelazione finale: Chi è l'assassino e soprattutto Sidney sopravviverà? Se i seguiti sono per definizione sempre inferiori rispetto ai capostipiti di una saga probabilmente Scream 2 supera il primo per l'ottima costruzione delle scene e per la proposta delle difficili prove che i personaggi sono costretti ad affrontare. A chi accusa il film di essere meno originale del precedente (cosa piuttosto ovvia visto che riprende una storia già vista; e poi forse non così ovvio dato che nel primo film si capisce chi sono gli assassini già a metà film mentre qui no) replico che non è certo dell'originalità che un film horror thriller necessita per far sobbalzare lo spettatore e farlo rimanere con il fiato sospeso.
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