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Scream 2

Regia di Wes Craven vedi scheda film

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La recensione su Scream 2

di Lina
4 stelle

Capisco la scelta di realizzare il sequel di un’opera molto popolare per la necessità di replicarne il successo, come anche il conveniente guadagno al botteghino, ma è necessario farlo con classe, tatto e senza frivolezze.

 

Non si può cominciare il secondo capitolo in un cinema dove tutti gli spettatori trovano divertente imitare Ghostface, un feroce assassino a sangue freddo, che ha ucciso gente innocente nella loro città, e guardare il suo film come se fosse un piacevole intrattenimento. Chi mai farebbe una cosa tanto di cattivo gusto? Va bene che questo è solo un film, ma c’è un limite a tutto. Non bisogna mai perdere il senso della realtà, se no si entra nel campo del paradossale e della farsa.

 

Gli abitanti di Woodsboro dovrebbero disprezzare e temere Ghostface e non farne un’icona comica. Non ha senso, perché questo non è “Scary Movie”, ma un horror che dovrebbe fare accapponare la pelle, mantenendosi distante dalla satira.

 

Non ho affatto apprezzato, pertanto, le sequenze iniziali. Sono una caricatura azzardata  e kitsch del soggetto della saga.

 

Per il resto, il film ha dinamiche di trama identiche a quelle del primo capitolo. Azione e suspense sono ben dosate e non deludono, però, è sempre la stessa minestra. I personaggi secondari muoiono uccisi in modo barbaro uno dopo l’altro – chissà perché si salvano solo e sempre Sidney, Gale e Linus – e il cattivo rivela la sua identità solamente alla fine. In questo caso, la sua complice è addirittura la madre di Billy (motivata dalla vendetta), il primo, vero Ghostface, che ignaro dopo la morte, è diventato un modello (di emulazione) criminale per alcuni giovani.

 

Il copione è banale e scontato, non sa sorprendere in alcun modo. La genialità del primo episodio pare del tutto sfumata e anche la recitazione è meno disinvolta e poco ispirata. Alcuni interpreti appaiono perfino fuori parte e sopra le righe, come Laurie Metcalf (non le si addice il ruolo della cattiva psicopatica, non riesce proprio a convincere) e Jerry O'Connell (un fidanzato privo di carisma e insipido se messo a confronto con Billy).

 

Interessante invece il personaggio di Cotton, interpretato da Liev Schreiber, forse il meno monotono della storia.

 

I personaggi principali si ripetono. Linus è sempre premuroso e coraggioso, Gale è come al solito un’arrivista ma dal grande cuore e Sidney è sempre più sconvolta, tanto da non riuscire ad avere una vita sociale e sentimentale normale. Vuole rinunciare addirittura ad avere il ragazzo, cacciandolo via, perché si sente perseguitata dall’ombra di Ghostface, eppure eppure, sembra avere una forza interiore che pochi avrebbero al suo posto.

 

Il film non sa raccontare nulla di nuovo. Tutto è come ci si aspetta, la messa in scena è mediocre e anche le emozioni che trasmette diventano “riciclate”.

 

Peccato, da Wes Craven mi aspettavo molto di più.

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