Regia di Wes Craven vedi scheda film
Wes Craven batte il ferro finché è caldo e prosegue sul cammino tracciato dal precedente Scream. Interessante il tentativo di confezionamento di un'opera metacinematografica, trovata senz'altro non originale (si vedra, tra gli altri, Demoni di Lamberto Bava), in cui trovano spazi spunti riflessivi (di matrice ironico/sarcastica) legati alla violenza e al rischio di emulazione degli omicidi proposti dalle pellicole horror. In realtà, giustamente, Craven ci dice che la vera violenza e il vero horror si trovano nella realtà di tutti i giorni. Un po' di gore e soluzioni da slasher movie accompagnano una visione sufficiente che aggiunge poco a quanto si è già visto. Notevole il prologo all'interno del cinema (parte migliore del film).
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