Regia di Brad Silberling vedi scheda film
Un'idea bellissima, raccontata in modo ancor più bello.
L'idea di tanti angeli che guidano e controllano la nostra vita; che quotidianamente ci accompagnano e ci sorvegliano amorevolmente come divina presenza intorno a noi.
Una dottoressa in gamba che perde un paziente, scoprendo che la medicina e anche il più bravo chirurgo nulla possono, quando il destino è scritto. L'angelo che, venuto a prendere questo paziente, si innamora della dottoressa, della sua tenacia, della sua sensibilità e, perchè no, dei suoi riccioli biondi e dei suoi occhi celesti celestiali (ma come non innamorarsi di Meg Ryan?).
Il libero arbitrio, e l'angelo che, saputo che è possibile e come farlo, decide per amore di lei di diventare uomo mortale. Un amore breve ma pieno, intenso e luminoso. Forse troppo breve (lei muore il giorno dopo l'umanizzazione di lui) ma che - e questo è il messaggio forte del film che condivido pienamente - vale di gran lunga più di un'eternità senza amore, o di una vita senza vero amore o magari riempita solo con qualche suo surrogato (ad esempio, la compagnia di una persona simile o affine).
Bravissimo tutto il cast, non solo Meg Ryan (veramente bella e dolce da far innamorare anche gli angeli) e Nicolas Cage, che come angelo - e con le battutte azzeccatissime affidate al suo ruolo - riesce a infondere quella pacatezza e quel senso di serenità e di saggezza che dai messaggeri divini e dalla religione ci si aspetta.
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Per dare a Cesare quello che è di Cesare, è giusto però ricordare che l'idea non è assolutamente degli autori di questa pellicola è di Wind Wenders (che in fase di sceneggiatura si è fatto dare una mano da Peter Kandke). Il film di Sibelring è infatti il rifacimento americano (1998) de "Il cielo sopra Berlino" girato nel 1987).
Sicuramente hai ragione. Però io vidi "Il cielo sopra Berlino" diversi anni fa (più che altro per la curiosità di vedere che ruolo ci avesse Peter Falk), ma non me ne è rimasto assolutamente nulla, se non la sensazione di un film pesante e difficile da seguire. (Se ripasserà in TV, cercherò di rivederlo).
Invece "City of Angels" è tutt'altro che noioso e difficile. Quindi se vuoi l'idea, il tema non è originale, ma lo svolgimento è sicuramente di molto migliore, o perlomeno più adatto ai nostri tempi (o forse semplicemente ai miei gusti).
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