Regia di Claudio Caligari vedi scheda film
Questo film è sicuramente una mosca bianca nel panorama del cinema italiano post anni settanta, visto che Caligari va a ripescare un genere, il noir all'italiana, il "poliziottesco", e lo cala come sa fare lui, dentro l'ambiente della mala della periferia romana, con risultati più che convincenti. Una specia di "Arancia Meccanica" de noantri, ma che ha spessore e durezza e un pugno di attori, da Mastandrea a Giallini, che ci credono davvero. Anche il modo di girare, le ambientazioni, tutto, ricordano il Cinema italiano degli anni settanta, questo anche grazie a una bella fotografia. Preso da una storia vera, un po' romanzato, forse pecca in varietà, visto che, fondamentalmente, è un susseguirsi di rapine, prima per strada e poi nelle case dei ricchi romani, con un discreto uso della violenza, quasi iper realista. Un prodotto davvero fuori dagli schemi, che non poteva andare oltre all'essere un film di culto, perché anche allora, con film così, non si facevano certamente i soldi. La "poetica" di Caligari, nuda e cruda. Recuperatelo su RaiMovie!
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