Un gruppo di rapinatori dell’estrema periferia romana si specializza nell’assalto ai quartieri alti. Il capo è Remo, un poliziotto di stanza a Torino, totalmente identificato nel suo ruolo da aver messo a punto un’efficace tecnica criminale: pedina le sue vittime per strada seguendole in macchina, per poi farsi aprire le porte della loro casa...
Note
Il film ha dell’incredibile: liberamente ispirato a un libro che narra un fatto di cronaca, modestamente intitolato _Le notti dell’arancia meccanica_ (con _Cuore matto_ al posto di Beethoven e un baraccio di periferia al posto del Korova Milk Bar), è un tipico esemplare di parodia involontaria.
Il film "di mezzo" nella trilogia di Calegari, che qui non raggiunge l'empatia di "Non essere cattivo" nè la disperazione di "Amore tossico" ma che comunque restituisce un efficace racconto di una criminalità romana senza velleità politiche o rivoluzionarie, ma con il semplice bisogno di avere sempre soldi facili a disposizione
piccola perla, noir fra il surreale e l'iper-reale, incluso Giallini da giovane, da vedere anche in onore del regista, recentemente scomparso (recensione ed wood azzeccatissima)
mi è proprio piaciuto…uno strano realismo noir che mi ha incollato alla tv, non lo volevo guardare, poi volevo smettere di guardarlo e mi è toccato di vederlo tutto malgrado l'orario assurdo.
In un periodo a cavallo tra gli anni '70 e gli anni '80, una banda proveniente dalla periferia romana, formata da Remo Guerra (Valerio Mastandrea), il capo, Maurizio (Marco Giallini) e Roberto (Giorgio Tirabassi) in un primo momento, con quest'ultimo, che decide di smettere e gestire uno scalcagnato bar, sostituito da Marco (Emanuel Bevilacqua), detto il ''Rozzo'', fa la spola con la Roma bene,… leggi tutto
Nel 1998, dopo la bellezza di quindici anni da Amore Tossico, film sulla dipendenza girato con attori non professionisti, Claudio Caligari, il poeta dell'Ostia dei drogati deceduto da qualche anno, torna sul luogo del delitto (la regia) realizzando questo duro film che rielabora una storia vera di malavitosi, quella della banda dell'arancia meccanica, costituita da un gruppetto di… leggi tutto
Il ritorno di Claudio Caligari sul set, a distanza di quindici anni dall'esordio molto discusso (e parzialmente riuscito, sebbene con pochi mezzi a disposizione e idee piuttosto drastiche sulla messa in scena) di Amore tossico, è questo film d'azione e sociologia, che mischia scene da poliziesco a teoremi ideologici d'altri tempi. Non a caso infatti la storia (di Caligari stesso, ma… leggi tutto
Questo film è sicuramente una mosca bianca nel panorama del cinema italiano post anni settanta, visto che Caligari va a ripescare un genere, il noir all'italiana, il "poliziottesco", e lo cala come sa fare lui, dentro l'ambiente della mala della periferia romana, con risultati più che convincenti. Una specia di "Arancia Meccanica" de noantri, ma che ha spessore e durezza e un pugno…
Napoleon, forse il film di Ridley Scott più atteso da anni a questa parte, sbarca in Italia e prova a conquistare il regno di Paola Cortellesi. Al film con Joaquin Phoenix sono state riservate 640 sale ed…
Claudio Caligari nella sua esigua produzione cinematografica, dopo il pugno nello stomaco di "Amore tossico" dell' 83, torna 10 anni dopo con una storia che si ispira alle vicende della banda di criminali romani della cosiddetta "Arancia meccanica", autori di rapine cruente ai danni di ricchi e potenti capitolini. Valerio Mastrandrea, al suo primo vero ruolo drammatico, è tutto sommato…
Film (e in alcuni casi serie televisive) ambientati in grandi città e con un attenzione particolare verso l'ambientazione metropolitana-urbana a livello registico e fotografico.
Questa lista (in continuo…
“Ma chi ero io? Chi erano Maurizio, il Rozzo, gli altri? Io, che per tanto tempo, mi sono sentito invincibile solo dopo una rapina. Maurizio, che solo su una macchina nuova si sentiva felice. Coi suoi ricordi confusi, la sua adolescenza solitaria. Il Rozzo, con la durezza, l’infanzia tra i rifiuti e la baracca. Le testate in faccia a qualcuno e quella sua ombra intorno, che gli…
La droga del poliziotto Remo Guerra sono le rapine. Ognuno ha le sue “ ragioni” per fare quello che fa, portare la violenza della borgata nella Roma-bene è un obiettivo esistenziale prima che economico per il nostro. Rubare ai ricchi per prendere le briciole di una fortuna totalmente fuori dalla portata di questi Robin Hood di periferia. Bisogna correre veloci in auto prima di…
A cinque anni dalla prematura scomparsa di Claudio Caligari per malattia ci si interroga ancora sulle possibili collocazioni da dare al suo cinema, oggetto inconsueto, curioso, affascinante.
In una produzione prevalentemente documentaristica spiccano i tre lungometraggi di finzione, tracce sporadiche che di quel documentare recano i segni, se pur in modo incostante ed estremamente…
Nel 1998, dopo la bellezza di quindici anni da Amore Tossico, film sulla dipendenza girato con attori non professionisti, Claudio Caligari, il poeta dell'Ostia dei drogati deceduto da qualche anno, torna sul luogo del delitto (la regia) realizzando questo duro film che rielabora una storia vera di malavitosi, quella della banda dell'arancia meccanica, costituita da un gruppetto di…
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Commenti (10) vedi tutti
Il film "di mezzo" nella trilogia di Calegari, che qui non raggiunge l'empatia di "Non essere cattivo" nè la disperazione di "Amore tossico" ma che comunque restituisce un efficace racconto di una criminalità romana senza velleità politiche o rivoluzionarie, ma con il semplice bisogno di avere sempre soldi facili a disposizione
leggi la recensione completa di galavernaSempre bravo Caligari, ma questa volta troppo didascalico.
commento di iroForse immaturo ed artigianale ma assolutamente generoso negli intenti e convincente nei risultati
leggi la recensione completa di darkglobeNoir/thriller con i controcazzi, uno dei migliori film italiani degli anni 90.
commento di frankdeniroNon solo il poliziotto è marcio.
leggi la recensione completa di tafol ritorno di Claudio Caligari a 15 anni da Amore Tossico, tra ambienti e linguaggi familiari e incursioni nel nuovo cinema di genere italiano
leggi la recensione completa di shadgiepiccola perla, noir fra il surreale e l'iper-reale, incluso Giallini da giovane, da vedere anche in onore del regista, recentemente scomparso (recensione ed wood azzeccatissima)
commento di carloz5Poliziotto di professione, di notte veste i panni dell’antieroe non mascherato che ruba ai ricchi per saziare …i ladri !
leggi la recensione completa di ndr94mi è proprio piaciuto…uno strano realismo noir che mi ha incollato alla tv, non lo volevo guardare, poi volevo smettere di guardarlo e mi è toccato di vederlo tutto malgrado l'orario assurdo.
commento di pdvcldApprezzabile e ben costruito.. finale ottimo ed alcune scene d'azione girate anche bene!
commento di RageAgainstBerlusca