Regia di Kenji Kodama vedi scheda film
Film animato tratto, dal manga di Tsukasa Hojo, che non si discosta dagli storici episodi tv degli anni'80/90,
Film animato tratto, dal manga di Tsukasa Hojo, che non si discosta dagli storici episodi tv degli anni'80/90, poiché chi conosce Ryo Saeba e Kaori Makimura dalle serie tv e degli special interrotti alcuni anni fa, sa a cosa va incontro. In quest'avventura per il grande schermo, City Hunter protegge una modella presa di mira da un giovane guerrafondaio, che è anche una vecchia conoscenza di Kaori. Come ho già scritto, non c'è nulla di nuovo in fatto di sceneggiature (se non la breve - ma gradita - comparsata della sensuale banda "OCCHI DI GATTO" al gran completo, in un crossover sognato per anni dai fan degli eroi di Tsukasa Hojo - perché le le tre ladre-gatto in tutina di lycra sono le vere proprietarie del bar gestito dal massiccio mercenario Umibozu/Falcon e dalla sua ragazza, Miki, che qui hanno anche un simpatico robottino mascotte che fa tanto drode di "STAR WARS" -): City Hunter continua a non rinunciare al suo lato più frivolo e fan service (oltre alle consuete martellate sulla testa date della gelosa Kaori e alla scene dove la bella cliente si fa la doccia tutta nuda, Ryo non si fa mancare neppure gli stilisti omosessuali e i muscolosi transessuali, già visti in "CITY HUNTER - ARRESTATE RYO SAEBA") , anche se le sparatorie, (soprattutto contro robot e droni da guerra che compaiono nella seconda parte e e che rimpiazzano killer, cecchini e mercenari vari, comunque presenti nell'anime), sono parecchie, come anche i momenti romantici. Immancabile Saori, la sexy poliziotta,anche se il suo ruolo è di contorno (mai come quello delle gatte, che, però, nel loro piccolo qualche calcione ai cattivi lo rifilano lo stesso), rispetto a quelli di Ryo, Umibozu (spassoso), Miki e Kaori.. Un pò ripetitivo, ma questo è l'unico City Hunter conosciuto; inutile buttarsi in censure e riadattamenti per tutti, perché Ryo Saeba non scende a compromessi con chi mangia pane e film animati Disney, era così nella prima puntata tv del 1987 ed è così anche qua.
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