Regia di Sébastien Lifshitz vedi scheda film
FESTA DEL CINEMA DI ROMA - ALICE NELLA CITTA' - PANORAMA INTERNAZIONALE
Trovarsi a condividere una storia di giovinezza ed adolescenza come amiche del cuore anche quando le dinamiche di vita, dal punto di vista economico, socio-attitudinale, e perfino dal punto di vista estetico, esprimono e intraprendono strade che potrebbero apparire opposte e contrarie, rende la storia che unisce Emma e Anais, ancora più forte e potente di quella che, altrimenti, avrebbe potuto apparire come una ordinaria storia di amicizia comune a molti adolescenti.
Riuscire poi a raccontare con un piglio narrativo per nulla scontato e semplice da sperare di poter ritrovare in un prodotto che si presenta come un documentario, come è a tutti gli effetti questo Adolescentes, potente per come riesce ad entrare nell'intimo dei personaggi, addentro alle rispettive sfere familiari ed affettive, traducendosi in una vera e propria vicenda in grado di tener desta l'attenzione come in una pura storia di fiction, è per molti cineasti un vero miraggio.
Non per l'ottimo cineasta Sebastien Lifshitz, che da scrupoloso insegnante presso un istituto specializzato in immagine e suono, si è trasformato, per l'occasione, in un fine e scrupoloso indagatore degli approcci interpersonali che riescono a trasformare una superficiale conoscenza, in una vera amicizia di vita in grado di unire laddove la vita e le sue vicissitudini complesse e tortuose, spinge inesorabilmente a separare.
Ed è straordinario osservare come il regista - già autore di meravigliosi esperimenti sempre un po' ibridi tra cinema narrativo e documentaristico - nel cogliere magicamente la spontaneità dei rispettivi ruoli di vita delle due protagoniste, sappia - anche grazie ad un abile opera di montaggio e di gestione di chissà quanto materiale girato - assecondare con destrezza le basi di una storia che diventa materiale narrativo e fiction anche quando le sue basi sono vite reali ed azioni quotidiane.
Infondendo in tal modo alla vicenda intima e quasi privata di una separazione forzata dalle circostanze, un piglio di racconto che diventa sublime, urgente, coinvolgente, ed addentro al quale il confine tra vita reale e finzione, finisce per sbriciolarsi a vantaggio unico della storia, che da intima e privata finisce per ergersi ad emblema di una categoria, di un'età, di una civiltà intera.
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