Regia di Shane Meadows vedi scheda film
Il sogno abortito (quello di aprire una palestra di pugilato in un quartiere degradato della periferia di Nottingham) di un ex pugile, intenzionato ad offrire una via d'uscita e di riscatto ai ragazzi della zona, sortisce qualche frutto proprio dopo la morte dell'ideatore. Il personaggio magistralmente interpretato da Bob Hoskins è un "povero cristo" (il suo decesso è un vero e proprio sacrificio per la comunità) di periferia, sconfitto dalla vita, ma che nella morte trova la propria grandezza. Alcuni dei personaggi raccontati da Meadows (il cui capolavoro cinematografico è a tutt'oggi costituito, secondo me, dalla dilogia di This Is England '86 e This Is England '88) sembrano usciti dai racconti di Alan Sillitoe: un paio, in particolare, sembrano una duplice incarnazione del Lennox, tifoso marcio del Notts County, di cui parla La partita, contenuto nella raccolta La solitudine del maratoneta (1959), non per niente un testo fondamentale alla base del free cinema degli anni sessanta, cui il regista delle Midlands sembra volersi riallacciare, anche con la scelta del bianco e nero.
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