Regia di Shane Meadows vedi scheda film
Nelle grigie Midlands inglesi la vita scorre inesorabilmente uguale 24 ore al giorno, 7 giorni su 7. In queste terre anonime alcol, droga e disoccupazione sono il pane quotidiano per una generazione, quella dei giovani, apparentemente senza futuro. Un ex pugile in là con gli anni, Alan Darcy (Bob Hoskins), crede ancora che si possa fare qualcosa; riapre un vecchio boxing club e ridà un motivo di speranza a questi ragazzi sull'orlo del precipizio. Le favole, però, non sono di casa da queste parti e il prezzo da pagare sarà alto, molto alto.
Meadows, al suo primo lungometraggio a soli 25 anni, sembra voler percorrere quei terreni già sondati mirabilmente da Ken Loach. Si tuffa nelle disperate periferie della working class, dipinge il suo quadro in bianco e nero e costruisce la "sua" favola sociale. Nonostante, però, un perfetto Bob Hoskins, questo "Ventiquattrosette" non ha la potenza dirompente del successivo "This is England" e risulta eccessivamente monocorde nel suo prevedibile alternarsi tra leggerezza e dramma. Non scuote a dovere e scivola addosso in maniera tutto sommato rapida e "indolore".
6,5
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