Regia di Alex Proyas vedi scheda film
Non mi ha né particolarmente impressionato né del tutto deluso. Si tratta di una sorta di film di fantascienza, che narra un racconto alquanto oscuro (sotto diversi aspetti) con una discreta dose di malia.
Ciò che più colpisce è il suo visionario sembiante, il suo "stile" nel ricostruire una città dalla profonda anima opprimente e claustrofobica. Si respira quasi un'aria da noir degli anni quaranta, con un pizzico di Blade Runner e del Batman di Tim Burton ad insaporire il tutto. Non interamente convincente, purtroppo, benché gestito con adeguata competenza. Riesce comunque sempre a mantenere vivo l'interesse e talvolta persino si rivela assai intrigante, soprattutto al principio.
Ciò che lascia sconcerti è invece la trama, che avrebbe potuto essere eccitante e viceversa si rivela essere assurda, debole, con qualche falla, confusa nel suo epilogo.
Per fortuna gli attori si dimostrano sostanzialmente all'altezza del proprio compito e la colonna sonora restituisce qualche emozione in più rispetto a quanto sperato.
Mi risulta che ne esista una versione director's cut, con un montaggio differente di alcune scene e una dozzina di minuti in più. Chissà, magari l'opera si rivelerebbe migliore in tale sua inedita veste...
Storia interessante, almeno nei presupposti. Riuscito l'inizio, promettente, e buona parte dello svolgimento, che purtroppo da un certo momento in poi comincia a scadere lentamente verso un finale biasimabile. Tra i personaggi, gli "avversari" avrebbero potuto essere meglio realizzati. Al contrario, abbastanza buoni i protagonisti.
Buon lavoro di Trevor Jones. Musiche suggestive, perfettamente in accordo con le atmosfere del film. Vero, forse unico, pregio.
La trama, senza dubbio.
Apprezzabile alla regia, meno alla sceneggiatura.
Stupefacente.
Valente.
Insipida.
Funzionale.
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