Regia di Gene Blalock vedi scheda film
Dramma a sfondo lesbico mascherato dietro una confezione horror. Un altro esordio in regia privo di ritmo, e soprattutto mai pienamente calato nel genere.
Samantha Rand (Amber Benson) è una professoressa di antropologia ossessionata dai fenomeni paranormali. Si mette alla ricerca di Colton (Mat Devine) uno studente misteriosamente scomparso, dopo aver rinvenuto un antico testo misterico scritto in una lingua sconosciuta. Mentre Samantha prosegue nelle indagini, supportata dalla studentessa Chloe (Nichole Eberle), la relazione coniugale con la "moglie" Dawn (Mieko Hillman) lentamente va in crisi.
"Ombre.
Qualcosa ti oscura la mente.
Un posto difficile da trovare.
Non so cosa sia vero o falso.
La tua sanità mentale sta per rompersi.
È perpetuo.
Quante anime ci vorranno?
In marcia, lasciando la tristezza nella sua scia.
È perpetuo.
Entrare in uno spazio senza amore.
Ombre che inizi a inseguire.
Memoria, cosa rimane indietro.
Perdere il cuore che si lega.
È perpetuo.
Tragico stato di avanzamento.
Una giostra, senza fine.
Uccidendo tutto a modo suo.
È perpetuo.
Quante anime ci vorranno?
In marcia, lasciando la tristezza nella sua scia.
È perpetuo." (Canzone sui titoli di coda)
Dopo una lunga gavetta nella direzione di cortometraggi ed episodi di serie televisive, Gene Blalock esordisce nella regia con questo lungometraggio scritto a quattro mani da Jhan Harp e Rob Stith, due sceneggiatori a corto di idee. E The nightmare gallery risente pesantemente di uno script inconcludente, mai in grado di calarsi nel genere lasciando per tutta la durata del film in sospeso il clima di tensione e di orrore che invece dovrebbe essere -in un prodotto di questo tipo- assolutamente essenziale. Qualche scena onirica, vissuta dalla protagonista quando, facendo uso di droghe, si viene a trovare in uno stato ipnagogico e ipnopompico (ovvero prima e dopo l'addormentarsi) non è sufficiente a garantire alta l'attenzione dello spettatore verso una narrazione soporifera, sempre incerta tra i due stati mentali possibili della professoressa: ormai sulla via della follia quando non vittima (stando al segmento posticcio messo dopo i titoli di coda) di non meglio definite forze sovrannaturali.
Ne esce un prodotto adatto ad ogni tipo di pubblico, poco (o per nulla) horror e thriller, che sembra prediligere il tema drammatico, qui focalizzato sulla crisi di coppia che coinvolge le due lesbiche convolate a nozze. Rilasciato nel mese di giugno del 2019, tra edizioni home video e streaming probabilmente riuscirà a rientrare del budget (stimato in 540.000 dollari) restando comunque un pessimo esempio del tentativo di inserirsi in un filone (l'horror) a dir poco impropriamente. Si ricorda, di positivo, solo la bella canzone sui titoli di coda, il cui testo è riportato all'inizio della recensione. Mentre brava -tanto quanto antipatica- figura Amber Benson, già nota al pubblico per avere interpretato il ruolo di Tara nel serial TV Buffy - L'ammazzampiri. Nonostante tutto, per Gene Blalock si è aperta la strada del cinema, dato che a ruota ha realizzato anche Carpe noctem (ad oggi un sonoro flop al box office).
"In materia amorosa i pazzi sono quelli che ne sanno di più. Non chiedere d’amore agli intelligenti, amano intelligentemente, che è come non aver amato mai." (Julio Cortázar)
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