Regia di Mikael Marcimain vedi scheda film
La trama sta in una riga. Si può definire questo film come "semplice" per usare un eufemismo. Altro difetto di questa pellicola: è troppo lontana dalla realtà, le situazioni sono inverosimili al massimo livello, siamo vicini al genere fantasy. Per il resto il film è sostanzialmente onesto, monolitico, un thriller incontaminato. C'è Keith David, simpatico caratterista già visto mille volte. Non farsi trarre in inganno dal fatto che il paese di produzione sia la Svezia e che pure il regista sia svedese: niente a che vedere con Ingmar Bergman. Alla fine lo spettatore è indotto a pensare che finisca in un certo modo, e invece c'è una specie di colpo di scena, il più inverosimile e improbabile di tutti.
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