Regia di Bhaskar Hazarika vedi scheda film
Storia d'amore tra una donna sposata e un più giovane studente, vissuta a livello platonico e costretta a sfociare nel delitto. Un dramma (forse più horror dal secondo tempo) elegante e commovente in arrivo dall'India.
Sumon (Arghadeep Baruah) è uno studente coinvolto in un dottorato di ricerca sull'alimentazione. In aiuto di un amico intossicato dopo una cena abbondante, chiede soccorso alla dottoressa Nirmali (Lima Das). La donna, più anziana e sposata con un figlio, prova sin da subito una strana attrazione per Sumon, destinata ad aumentare con i seguenti incontri tenuti dai due all'oscuro del marito di Nirmali. I loro sono appuntamenti platonici, mai concretizzati in un rapporto fisico ma che, per traslazione "affettiva", finiscono sempre al ristorante. Nirmali scopre di apprezzare la carne e Sumon non perde occasione di farle assaggiare piatti dalle ricette più disparate. Coniglio, pesce, pipistrelli e altre strane prelibatezze fanno da contorno ai vari incontri della coppia. Un giorno Sumon, perdutamente innamorato della donna, decide di farsi asportare un lembo di carne da una gamba. Operazione che fa condurre ad Elias (Sagar Saurabh), suo amico e medico, additando come motivazione una ricerca relativa agli studi che sta compiendo per l'università. Sumon, dopo aver condito la carne con aromatiche essenze, la manda a Nirmali senza farle sapere di cosa si tratta. La donna gradisce a tal punto la prelibata pietanza che non le riesce più a rinunciare di cibarsi con carne umana.
"Volevo vedere se c'era un altro modo, per avere un contatto fisico con l'amante." (Sumon)
Seconda regia dell'indiano Bhaskar Hazarika, dopo Kothanodi (2015), Ravening (titolo originale Aamis, letteralmente: "non vegetariano") è un'opera sconvolgente che procede per gradi, lentamente, dopo una lunga fase di preparazione, verso uno dei temi "horror" più spaventosi di sempre: il cannibalismo. Girato in massima economia, ma con una eccezionale fotografia e attori completamente calati nel ruolo, Ravening riesce nel difficile compito di trattare un tabù nel paese d'origine (il rapporto extraconiugale di una donna) raccontato sotto metafora di una storia drammatica ma anche - principalmente - d'amore. Amore inteso nell'accezione più profonda del termine. Tra i due sventurati spasimanti, legati da un destino infausto e malevolo, mai avviene un contatto fisico sino alle ultime agghiaccianti sequenze, dal sapore sarcastico e mordace, quando Sumon e Nirmali sono uno al fianco dell'altro, incapucciati e mano nella mano, impotenti in balia della furia popolare e di una giustizia che, molto probabimente data la collocazione geografica, li condannerà alla pena di morte. La sindrome da dipendenza acuta verso l'antropofagia, manifestata dalla donna dopo avere assaggiato la carne di Sumon, è trattata con estremo garbo dal regista che lavora esclusivamente per sottrazione su ogni livello narrativo del film.
Ravening è infatti un'intensa storia d'amore, senza sesso; così come uno spaventoso horror senza sangue e privo di elementi disgustosi. Film ricercato - delicato nonostante il tema trattato - ed elegante, impreziosito dagli sguardi persi nel vuoto della bravissima Lima Das, è rimasto inedito uscendo, a fine novembre del 2019, solo in patria. Un vero peccato, perchè siamo di fronte ad un tipo di cinema non convenzionale, non allineato, frutto di una cultura completamente distante da quella dei blockbuster. Un film che richiede, per essere giustamente apprezzato, apertura mentale e uno sforzo verso quel tipo di pensiero che non è addomesticato e che non si lascia imbrigliare dai paradigmi e dalle convenzioni sociali. Hazarika ha molte cose da dire e lo fa gettando uno sguardo sulle limitazioni di un amore genuino, costretto a cercare alternative inevitabili per prolificare sino ad arrivare in conclusione a concretizzarsi in un rapporto platonico, tragico e malinconico. La condizione della donna in India non è certo paragonabile a quella del resto del mondo. Una ragazza sposata, con figlio a carico, non può probabilmente nemmeno fantasticare sulla possibilità di una relazione extraconiugale. Ma al cuore non si comanda e non esiste legge che possa impedirgli di battere in altra direzione: l'alternativa, spaventevole, terrificante, orribile, esiste. Sta sempre nella carne ma l'amplesso tende all'opzione dichiarata lucidamente da Sumon, e riportata più sopra come citazione.
"Non si è morti fin quando si desidera sedurre ed essere sedotti." (Charles Baudelaire)
Trailer
F.P. 03/01/2021 - Versione visionata in lingua assamese (durata: 108'28")
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta