Regia di John Hughes vedi scheda film
Cimelio anni 80 ancora gradevole, per chi c'era vai con la malinconia, per chi no vai con il revival! 6/7 LEGGERO
In pieno revival eighties è possibile rivedere in tv questa simpatica commedia dello specialista Hughes. Che dire? Meglio il comparto comico che quello sentimentale, infatti la storia (???) è già spianata dal primo tempo, gli equivoci amorosi sono veramente fragilini, invece le dinamiche adolescenziali divertono, specialmente se guardate oggi con il binocolo della storia negli USA rampanti dei primi 80. Sembra quasi un passaggio di testimone fra il filone demenziale e quello rosa della commedia con e per i teenagers americani che però poi (s)fonderà un immaginario addirittura mondiale, ed io ne so qualcosa essendo nato nei 70... ora ci dobbiamo assorbire il revival ottanta, noi quarantenni ci siamo assorbiti quello dei 60, è un discorso puramente anagrafico, chi è nelle 'stanze creative' rilegge la propria infanzia/adolescenza e recupera inevitabilmente quei tempi! Per questo e per il cast (tante faccie note, molte dimenticate purtroppo) Sixteen Candels colpisce e diverte il giusto, anche partendo dai luoghi comuni e anche rifiutando di diventare un film cattivo (ma certe scene sugli italo americani e altre battutine miste sono decisamente e per fortuna politically scorrect) è a suo modo diventato un piccolo cult. Da rivalutare? Penso di no, perchè la semplicità del soggetto e del messaggio non ne ha bisogno e non ne aveva bisogno neanche nel 1984, così senza prendersi troppo sul serio (a volte) si riescono a cogliere delle sfumature generazionali e sociologiche individuabili solo negli anni a seguire. E questo è il pregio dell'esordio di John Hughes, capace di parlare (e far parlare) ai teens (e a chi non è mai cresciuto!) di ieri, oggi e domani! Ora recupererò anche Breakfast Club vediamo...
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