Regia di J Blakeson vedi scheda film
In bilico tra commedia cinica e vago thriller, "I Care a Lot" vanta un'ottima eleganza formale e una scrittura senza tempi morti. Rosamund Pike è brava (ottimamente spalleggiata da Dianne Wiest) e attraversa il film con quel freddo cinismo che contraddistinse il suo celebre ruolo in "L'amore bugiardo - Gone Girl" di Fincher, performance che in questo film vive una sorta di seconda vita.
Non sempre plausibile e credibile, il film parte come un legal thriller vagamente realistico e pian piano si trasforma in una commedia grottesca che ricorda i fratelli Coen, soprattutto per quello che riguarda la definizione dei personaggi di contorno, rimanendo però sempre nei confini della superficialità di un intrattenimento ordinario.
Solo apparentemente scorretta e nichilista, è in realtà una commedia moralista che scorre bene e si guarda d'un fiato. Nulla di nuovo sotto il sole, perché la parabola americana del protagonista arrivista che attrae e respinge l'abbiamo vista tante volte e il film non aggiunge di certo nulla all'archetipo. J Blakeson fa un bel passo avanti rispetto al precedente aberrante "La quinta onda", ma i livelli della "scomparsa di Alice Creed" sono ancora lontani.
Un buon prodotto commerciale.
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