Regia di J Blakeson vedi scheda film
Marla Grayson, una quarantenne "rampante" dal passato difficile - lo racconta lei stessa - ha messo in piedi un redditizio business basato sulle dichiarazioni d'incapacità di anziani soli. Grazie a periti compiacenti, ella si fa nominare loro tutrice e curatrice dei beni, gestendoli a suo vantaggio fino alla morte degli intestatari, che attendono "prigionieri" all'interno di case di cura. In tal modo, Marla può far soldi ed esercitare potere. Un giorno, però, fa dichiarare incapace l'anziana sbagliata; la tranquilla e sorridente pensionata benestante Jennifer è in realtà madre e complice di un esponente di un'organizzazione criminale. Marla Grayson ingaggia con il personaggio una sfida via via più pericolosa. Il regista J Blakeson racconta la storia di una donna determinata, spietata, avida, incapace di provare paura. Se l'antagonista ha certamente connotati negativi - nonostante esprima amore "filiale" - Marla non è un personaggio positivo; la sua spregiudicatezza crea gravi danni e pericoli a chi le è intorno. Personalmente, per buona parte del racconto, ho "fatto il tifo" per il criminale che la fronteggia. Il regista, per bocca della stessa protagonista, giustifica gli atteggiamenti di Marla come necessari per sopravvivere al meglio nella società americana, nella quale, se non si è leoni, si è agnelli. L'aspetto negativo di questa caratterizzazione, senza dubbio peculiare, emerge nell'epilogo. Una simile "vampira", non la può passare liscia; pertanto la si liquida nella maniera più sbrigativa. Marla è interpretata da una Rosamund Pike veramente nel ruolo; falsa, glaciale, sicura di sè, mostra segni di cedimento solo nel momento in cui la sua socia e compagna, Fran, rischia la vita. Nella prima parte, il racconto ha toni da commedia. Lentamente, però, essi si fanno più cupi e la tensione cresce. Qualche sequenza d'azione chiude un racconto divertente e mai noioso. Ho appezzato il film, peraltro accompagnato da una buona colonna sonora; peccato, però, per la conclusione.
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