Regia di Luigi Comencini vedi scheda film
Quinto - e ultimo - episodio: don Camillo diventa comunista. E Peppone prete. Ormai le idee non ci sono più, nonostante l'apporto in sceneggiatura di una coppia esperta quale Benvenuti e De Bernardi senz'altro sono. Urzì al fianco di Fernandel e Cervi (sempre bravissimi) per la quinta volta, forse quella in cui ha più spazio. Ma il ritmo è blando ed è un susseguirsi di sketch che sanno continuamente di già visto e stravisto. Comencini si trovò in mezzo ad una situazione a cui, praticamente, non potè sfuggire (un debito con il produttore Rizzoli) e si impegnò in questo lavoro, che in seguito comunque disconobbe. Una specie di seguito, qualche anno dopo, è stato tentato con Don Camillo e i giovani d'oggi (regia di Camerini), ma cambiando protagonisti (i comunque eccellenti Stander e Moschin) l'atmosfera svanisce.
Peppone, sindaco di un paesino emiliano, organizza il gemellaggio con un borgo russo. Il prete locale, don Camillo, si infuria; quando una delegazione politica emiliana si reca in Russia per suggellare il gemellaggio, il prete riesce ad insinuarsi fra gli 'ambasciatori'.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta