Regia di Craig Zobel vedi scheda film
Gioiellino splatter politicamente scorretto (meglio, anti-correttezza-politica), non a caso dovuto ai produttori degli ottimi "La notte del giudizio" (i primi due episodi, prima che la serie precipitasse nel gorgo correct) e Get Out. In Get Out il gioco era più sottile: l'identificazione col personaggio era ovvia e solo dopo un po' ci si rendeva conto della tipologia sociale degli aguzzini. Qui il gioco è più esplicito. Nonostante venga presentato dai produttori come critica bipartisan ai due schieramenti che si confrontano negli USA, lo spettatore è portato a parteggiare per i "deplorables" di clintoniana (Hillary) memoria, cacciati (in tutti i sensi) dall'élite liberal dominante. Craig Zobel è ormai un regista maturo, pronto per un salto a livello più alto. Dopo un inizio fulminante, la tensione viene mantenuta alta con sapienza per (quasi) tutta la durata del film. Perfetta nella parte la protagonista Betty Gilpin, atletica ed ironica. Complimenti a Hilary Swank per la tonicità del fisico quarantacinquenne, ma il combattimento finale è forse la sequenza meno riuscita. Comunque, film da non perdere.
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