Regia di Craig Zobel vedi scheda film
Ho letto di un certo "hype" per quest'ultimo lavoro del regista di New York, che mi aveva piuttosto soddisfatto nell'atmosferico "Sopravvissuti", la sua opera precedente, e così, facendo uno più uno, ho deciso di rischiare un'ora e mezza di quarantena per "The Hunt". In relazione al tempo che, purtroppo, abbiamo a disposizione, "The Hunt" può essere un buon passatempo, in relazione alla parola "Cinema", invece, non ci siamo. Il film racconta di una elite americana che organizza una battuta di caccia all'uomo, esattamente come si farebbe con gli animali. Dodici sfortunati pescati dalla rete dei complottisti che infestano internet, viene abbandonata in un bosco e lasciata libera di essere massacrata. Letta così, la trama pare anche essere sufficientemente interessante, ma dopo un ottimo inizio, molto cattivo e secco, al limite della "splatter comedy", da quando sbuca "Snowball", l'eroina di turno, una tettuta Betty Gilpin, un po' Rambo e un po' Lara Croft, il film precipita a piombo fino a un finale lunghissimo, di carambole varie, dove, quantomeno, si vede Hilary Swank in leggings che ruzzola di qui e di là. Peccato, perché l'idea era carina, ma il taglio che Zobel ha voluto dare alla vicenda è più da commedia d'azione che da horror, l'atmosfera manca del tutto, e il risultato è un videogioco con qualche byte in più della media. Evitabile.
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