Regia di Craig Zobel vedi scheda film
Produzione Blumhouse insolitamente audace nel contenuto. Al centro della sceneggiatura ci stanno azione, splatter e una sana riflessione sulle derive reazionarie di una politica americana (quella attuale di Trump) avilluppata attorno a pensieri disumani, di totale chiusura verso gli stranieri e i diversi.
Un gruppo di dodici persone si trova -con museruola addosso- senza sapere come in un campo circondato dal bosco. Una enorme cassa di legno, posta nelle vicinanze, contiene diverse armi: coltelli, pistole, fucili, esplosivi. Gli angosciati protagonisti, dopo aver trovato una chiave che permette di rimuovere le musoliere, fanno appena in tempo ad afferrare gli oggetti solo per finire al centro di un massacro, falcidiati da pallottole, mine antiuomo e frecce. Solo Crystal (Betty Gilpin), forte di un trascorso militare in Afghanistan, scopre di trovarsi in Croazia e riesce a difendersi, arrivando persino alla persona che gestisce tutto: Athena (Hilary Swank), un'affermata donna in carriera che seleziona le "prede umane" in base a dimostrate tendenze razziste e discriminanti.
Un bel po' meglio del solito, questa produzione Blumhouse, sfortunata nella distribuzione. La prima uscita (quasi mondiale) programmata, slittata a causa di due sparatorie avvenute negli Stati Uniti, cade nel pieno del fenomeno Coronavirus: 13 marzo 2020. In altre parti del mondo dovrebbe uscire in aprile e maggio (Italia compresa).
Non sfugge il riferimento al classico di Schoedsack, La pericolosa partita (e maggiormente alle successive riletture trash, tipo La comtesse perverse di Franco o il selvaggio Wilderness di Michael J. Bassett), anche se nel caso di The hunt gli sceneggiatori (Nick Cuse e Damon Lindelof) inseriscono interessanti riferimenti alle tristi condizioni dei profughi (qui arabi in Croazia), al cambiamento climatico e alla pericolosa tendenza, tipicamente americana, della libera circolazione di armi da fuoco. Dopo un primo tempo particolarmente animato (e insolitamente splatter trattandosi di un lavoro che inizia con il logo di casa Blum), The hunt sorprende per l'inattesa evoluzione della storia, concentrata sui due unici superstiti (Crystal e Don) nel tentativo prima di fuggire, poi di districare la matassa. Molto bravi gli attori, con menzione di merito per Hilary Swank nel ruolo di Athena: pazza lucida, consapevole di essere tale e animata nel suo proposito delirante (seguito e mosso da "Manor", la sua lussuosa tenuta in Croazia) da una concezione distorta di ideali progressisti.
"Osservare i dolori degli altri mi dà un senso materiale di angoscia, e la mia sensibilità finisce spesso per far propria la sensazione altrui. Non ho mai potuto assistere, senza provarne sofferenza fisica, all’inseguimento e all’uccisione di una bestia innocente che è senza difesa alcuna e dalla quale, da parte nostra, non abbiamo ricevuto alcuna offesa." (Michel de Montaigne)
Trailer
F.P. 20/03/2020 - Versione visionata in lingua inglese
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