Trama
Dodici sconosciuti si svegliano in una radura. Non sanno dove sono o come sono arrivati fin lì. Non sanno di essere stati scelti per uno scopo ben preciso: la caccia umana per sport da parte di un gruppo di privilegiati. Crystal, una dei cacciati, conosce però meglio dei cacciatori le regole del gioco, ribaltando ogni previsione e avendo la meglio avvicinandosi verso la misteriosa donna al centro di tutto.
Approfondimento
THE HUNT: GLI EFFETTI DELLE TEORIE DELLA COSPIRAZIONE
Diretto da Craig Zobel e sceneggiato da Nick Cuse e Damon Lindelof, The Hunt racconta di come dodici sconosciuti si risveglino in mezzo al nulla, in una radura, senza avere cognizione del come sono giunti fin lì o per quale ragione. Non sanno che sono gli obiettivi di una caccia ben specifica, che affonda le sue ragioni in un'oscura teoria cospirazionista diffusa via internet. In base a essa, un gruppo di privilegiati si è riunito per la prima volta in una remota casa padronale per dare la caccia ai dodici, tutti comunissimi americani, per puro sport. Il tutto rischia però di prendere una piega diversa da quella prevista quando emerge che Crystal, una delle persone cacciate, sembra conoscere le regole della caccia meglio degli stessi cacciatori. Ribaltando le carte in tavola, Crystal si avvicinerà pian piano verso la misteriosa donna al centro di tutto per cercare di porre fine a quello che è un gioco al massacro senza precedenti.
Con la direzione della fotografia di Darran Tiernan, le scenografie di Matthew Munn, i costumi di David Tabbert e le musiche di Nathan Barr, The Hunt è un thriller satirico e provocatorio che trae spunto dal clima politico polarizzato e dalla crescente sfiducia nei confronti di mass media e istituzioni conseguenti alle elezioni americane del 2016. Tra le vittime di tale clima, vi sono gli sceneggiatori Cuse e Lindelof, politicamente ossessionati (per loro definizione) da quanto stava avvenendo negli Stati Uniti. I due hanno allora iniziato a discutere delle diverse teorie della cospirazione che internet tra i suoi infiniti siti stava lentamente portando alla luce. "Tali teorie sono divenute improvvisamente popolari", hanno affermato i due. "Dopo le elezioni, ogni conversazione o discussione tra amici, parenti o conoscenti, sembrava conoscere un solo argomento, alimentato dalle fake news che rimbalzavano da un social all'altro. Cosa ci stava dietro ai risultati delle elezioni? Quali sarebbero state le conseguenze nella vita di tutti i giorni? Abbiamo così cominciato ad approfondire la questione ed è nato in noi il desiderio di raccontare il periodo scrivendo una storia non tanto politica ma quanto spettacolare. Ci siamo concentrati su ciò che per noi era interessante, toccando temi e argomentazioni di pubblico interesse e chiedendoci da dove provenissero tali teorie della cospirazione. Chi le ritiene veritiere? Per quali ragioni le prendono alla lettera? E se una di queste teorie, ovviamente non vera, divenisse vera perché coloro che sono stati accusati di essere cospirazionisti esigono vendicarsi per ciò che l'insinuazione ha causato nelle loro vite?".
Hanno aggiunto i due: "Data l'estrema partigianeria e le ostilità sempre più sfrenata tra destra e sinistra, traendo spunto da leggende urbane e teorie realmente esistenti, siamo arrivati all'idea di scrivere una storia con al centro un gruppo di personaggi potenti e benestanti che danno la caccia agli esseri umani per sport. Ovviamente, abbiamo subito capito quanto il soggetto fosse pericoloso dal momento che parla di cose che purtroppo non sono poi così lontane dalla realtà. Partendo da ciò, ci siamo chiesti se tutta la violenza che caratterizza il periodo storico in cui viviamo non fosse altro che frutto della confusione e della rabbia, fuori luogo, che abbiamo dentro per non capire realmente come funziona il mondo. Forse dovremmo essere tutti arrabbiati con noi stessi più di quanto non lo siamo con i mondo. Non abbiamo però dimenticato di aggiungere al tema sociale elementi di azione, suspense, drammaticità. satira e orrore. Non è facile capire a quale genere appartiene The Hunt ma possiamo tranquillamente sostenere che ha al suo interno principalmente azione, azione e azione!".
Il cast
A dirigere The Hunt è Craig Zobel, regista, sceneggiatore e produttore statunitense. Nato nel 1976 a New York ma cresciuto ad Atlanta, ha studiato cinema alla North Carolina School of Arts e ha esordito come regista nel 2007 con Great World of Sound, apprezzato nei circuiti festivalieri dedicati ai film… Vedi tutto
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Commenti (22) vedi tutti
Gran bel film. L'inizio è decisamente simile a Hunger Games. Ottima la protagonista grazie anche alle sue espressioni inusuali. Certo oltre alla sua noveole fisicità. 8,5
commento di BradyFilm che strizza l'occhio a Tarantino... con successo! A parte alcune discutibili scene nei primi venti minuti, il film è molto godibile. Il mio parere è: BUONO. Visione consigliatissima.
commento di Yusaku87Trashata che ha per lo meno il buon senso di buttarla sul tragicomico. Guardabile. 5
commento di fra_pagaEnnesima porcata hollywoodiana, non mi capacito sul perché ogni tanto ricasco a vedere queste schifezze. Sarà perché sono come il cibo spazzatura, sai che come qualità fa schifo ma soddisfa qualche bisogno ancestrale, come vedere la gente squartata. L'unica cosa notevole è la bruttezza della protagonista.
commento di corradopMi è piaciuto tantissimo. thriller,azione splatter, c'è un po' di tutto in questo stranissimo ma godibilissimo film. Piacerà agli appassionati del genere. Voto 7
commento di filmistaZero spessore. Zero originalità. Zero pathos. Zero in tutto. Una boiata americanata. O un'americanata boiata. Fate voi.
commento di Ossverso la fine si confonde Mozart con Beethoven. è tutto.
commento di gherritGodibili le scene splatter ed il combattimento finale, per il resto abbastanza senza senso, soprattutto le pretese di denuncia sociale. Voto 5.
commento di ezzo24Di filmetti ne escono fin troppi e questo non fa eccezione ma, in qualche modo, riesce ad essere godibile qui e là. Avrei evitato la retorica che fa da incipit al successivo gioco al massacro.
commento di akaBi...capita che il cattivo incontri la persona sbagliata nel momento sbagliato e succede il patatracc! straordinaria Betty Gilpin interpretazione superba bella e brava, che rende un film di serie C in un AA+ , mi piacerebbe rivederla presto in action.
commento di giulmarVeramente, ma veramente fuori di testa! Divertente e sconclusionato film per passare un paio d'orette senza pensieri, ma con originalità (per voler essere un film d'azione) dei personaggi (troppo fregna Palla di neve: la mia nuova idola!) e surreale ironia. Ci piasce! Do 4 stelle perché darne 5 mi sembrerebbe offendere i film autoriali!
commento di PsychomammaAllora, diciamo che Hilary Swank mantiene sempre il suo carisma anche in ruoli ben lontani da Million Dollar Baby (e sono consapevole che questo film è ben lontano anche da quel film). Brava Betty Gilpin, anche se sembra Superwoman. Bello scontro finale tra le due. Film con qualche sprazzo di ironia, però insomma già visto-rivisto.
commento di AvamaeFilm di serie Z, girato con una spaventosa povertà di mezzi, ma ti tiene lì. E non è poco.
commento di ClochardChe rottura di coglioni. Abbandonato dopo 30 minuti. Trama già vista che ricorda hostel, ma niente che a vedere con i film di eli roth. Sconsiglio La protagonista brutta come un condiloma acuminato, esaltata , esagerata e..vaffanculo era meglio guardare altro
commento di PepsinaLa fattoria degli animali: tartarughe, lepri, maialotti, cani, ma gatta ci cova: negazionisti attenti: vi acchiappano e siete fritti. Un film con due eccezionali attrici, una trama ben congegnata, stuntman di razza, ma soprattutto discreto pur nei tratti più sanguinolenti, sempre sul filo della suspence,e con una buona dose di ironia. Niente male.
commento di PieroFilm abbastanza avvincente... un po' splatter, volutamente ironico. Preso come thrillerino d'azione è godibile. Betty Gilpin bella e brava.
commento di Aiace68Thriller-horror, originale nell'idea di fondo, ma velleitario sugli spunti politico-sociali.
leggi la recensione completa di Furetto60Produzione Blumhouse insolitamente audace nel contenuto. Al centro della sceneggiatura ci stanno azione, splatter e una sana riflessione sulle derive reazionarie di una politica americana (quella attuale di Trump) avilluppata attorno a pensieri disumani, di totale chiusura verso gli stranieri e i diversi.
leggi la recensione completa di undyingAltro film sul tema della caccia all'uomo usata come sport. Questo è declinato in salsa ironico drammatica ed anche alquanto sanguinolenta. Ci vuole un po' di tempo perchè entri in scena il Rambo di turno (che in questo caso è una Ramba) ma poi arriva e sistema le cose.
commento di bombo1Carino e godibile! Azione e suspance al punto giusto. Molto PULP nel genere. Fa un bello spaccato della società americana e a tratti dà punti di riflessione sociopolitica con quella leggerezza che caratterizza l'intero film. Betty Gilpin è una forza della natura, sono sicuro che si farà notare in futuro con ruoli più impegnati! Voto: 6
commento di GARIBALDI1975L'incipit da becero e truculento snuff movie a sfondo classista (dopo Hostel un vero sottogenere dello slasher) non inganni; lo scopo è solo quello di esaltare la scazzata eroina palladineve che qualcuno ha invitato per errore alla propria festa. Reazionario...con ironia.
commento di maurizio73“Smart pretending to be idiots or idiots pretending to be smart?”
leggi la recensione completa di mck