Regia di Jorge Riquelme Serrano vedi scheda film
TFF 37 - TORINO 37 Un'isoletta solitaria vista dall'alto dei cieli attraverso gli agili mezzi che oggi consentono a chiunque e a basso costo di avventurarsi in riprese un tempo impossibili, affrontando angolature e vedute da brivido, comunica subito allo spettatore, quasi ipnotizzato, quella sensazione di incanto che via via si mescola con un senso di isolamento in grado di mettere in soggezione.
Nell'atollo deserto ed isolatissimo che ricorda i luoghi di Robinson Crusoe, arriva in barca una famiglia composta da genitori e due figli, più i genitori della moglie e madre.
Il progetto del nucleo è quello di fare il sopralluogo presso quel paradiso incontaminato per ristrutturare l'unica dimora esistente e tramutarla in resort. Ma quando la guida che li ha condotti nel posto improvvisamente scompare, ecco che il calore e l'entusiasmo che caratterizzava quella briosa combriccola familiare, muta poco per volta in un atteggiamento ove il nervosismo di quell'isolamento forzoso, misto al panico, conduce i vari elementi a comportamenti oltre ogni immaginazione.
La frustrazione e il senso di abbandono rendono la famiglia un covo di belve che non tardano a scarnificarsi, insultarsi, o a esercitare ogni più turpe azione di violenza, psicologica e fisica. Il film ha il coraggio di intrarsi entro una boscaglia tetra e perversa ove la belva che si annida in ognuno di essi, finisce per uscire allo scooerto in un gioco al massacro senza possibilità di ritorno.
Cupo, disperato, severo e senza speranza, Algunas bestias è l'opera seconda, indipendente ed orgogliosa, oltre che imperfetta e sin troppo premeditatamente scioccante, del trentottenne Jorge Riquelme Serrano, che ricorda, nelle atmosfere glaciali e deviate, i percorsi familiari della follia del cinema di Lanthimos. Tra il valido cast, due tra i più noti e richiesti attori sudamericani del momento: Alfredo Castro, mostruoso e carnale ancor più di quanto tanto cinema d'autore ci ha offerto in questi ultimi due decenni (soprattutto affianco a Larrain) , e la Paulina Garcia di Gloria, qui estremamente differente dal personaggio che l'ha portata alla notorietà internazionale.
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