Regia di Alfredo Arciero vedi scheda film
Un intervistatore tv chiede a un passante "Dio c'è?" e l'uomo comincia a ripensare alla sua vita. A quando, vessato da una fidanzata dal carattere incompatibile col suo e snervato dalla ricerca controvoglia di un lavoro, ha deciso di compiere un gesto estremo.
Se Dio permette l'uscita di film come questo, probabilmente no, non c'è. Sarebbe facile stroncare così questa pellicola, il debutto di Alfredo Arciero sia come regista (ruolo che ricoprirà di rado in seguito) che come sceneggiatore, incarico che manterrà più di frequente in futuro, andando a firmare soprattutto serie televisive targate Rai; per correttezza e per giustizia conviene però aggiungere qualche altra parola. Tanto per cominciare è uno dei rari lavori per i quali è stato scelto come protagonista Riccardo Rossi, bravo, simpatico, faccia pulita e toni garbati, ma sempre un pizzico 'sopra le righe', sostanzialmente teatrale e quindi poco efficace sul grande schermo; ma i difetti fondamentali dell'opera sono ben altri: tanto per cominciare, la scrittura leggerina del copione, che pure presentava un canovaccio interessante, ma non sufficientemente approfondito a livello logico e psicologico. Se questo non fosse abbastanza (ma lo sarebbe) per storcere il naso, si aggiunga pure la confezione non particolarmente curata del lavoro, facilmente definibile come 'paratelevisivo'. Nel cast si alternano nomi degni di nota ad altri che lo sono sicuramente meno: Daniele Formica, Vittorio Amandola, Vanna Marchi (!), Ivo Garrani, Chiara Noschese, Miranda Martino e Luigi Montini. Arciero tornerà a dirigere per il cinema solamente quasi un decennio più tardi, con Family game (2007). 3/10.
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