Regia di John Sayles vedi scheda film
Un medico di città, agiato ma onesto, nel mezzo del cammin della sua vita, prende coscienza a poco a poco della drammatica condizione di sfruttamento delle popolazioni indie e scopre che molti suoi allievi dottori sparsi da anni nelle montagne sono stati via via massacrati dall'esercito appena si sono ribellati.
Il cineasta Usa più radicale (attore, sceneggiatore di "L'ululato", regista tra l'altro di "Matewan" e "Fratello da un altro pianeta"), ha avuto il coraggio di realizzare questa fiaba metaforica sul centro-America (girata in Messico e ispirata alla vita e all'assassinio in Guatemala di molti suoi amici), più realistica e sconvolgente di un reportage tv, in lingua spagnola e maya, senza divi hollywoodiani anzi con attori sudamericani.
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