Il dottor Fuentes è un latino americano di impeccabile origine spagnola, buon borghese agiato, che un giorno quasi per caso si mette alla ricerca dei suoi ex allievi, giovani medici che lui ha formato e che sono andati a lavorare nei villaggi indios. Uno a uno, ne insegue le tracce e, inoltrandosi nelle zone rurali e su verso le montagne, scopre che, uno a uno, sono morti, assassinati dai militari e dal governo.
Note
Sayles dimostra un rigore, una forza e una sofferenza militanti sempre più rari; fa un film che è un atto d'accusa generale (per questo il paese non viene identificato), un gesto contro l'ignoranza colpevole (di Fuentes e di tutti noi), un atto di dolorosa umanità.
L’umanità trasmessa dalle immagini di John Sayles è cosa più unica che rara. Questo autentico cineasta indipendente – e, per favore, dimentichiamoci i vari pupilli di “indiewood” -, che gira un film americano nel quale verranno pronunciate tre o quattro battute in inglese (il resto, anzi, “il più” è un misto di spagnolo e dialetti indios), è tra i pochissimi a riuscire… leggi tutto
L’umanità trasmessa dalle immagini di John Sayles è cosa più unica che rara. Questo autentico cineasta indipendente – e, per favore, dimentichiamoci i vari pupilli di “indiewood” -, che gira un film americano nel quale verranno pronunciate tre o quattro battute in inglese (il resto, anzi, “il più” è un misto di spagnolo e dialetti indios), è tra i pochissimi a riuscire…
Un medico di città, agiato ma onesto, nel mezzo del cammin della sua vita, prende coscienza a poco a poco della drammatica condizione di sfruttamento delle popolazioni indie e scopre che molti suoi allievi dottori sparsi da anni nelle montagne sono stati via via massacrati dall'esercito appena si sono ribellati.
proibire la visione di un film?... mi impedisco di vedere certi film. a volte per lungo tempo, a volte per sempre. ci sono visioni che risultano insostenibili. e non c'è niente che io possa o riesca a fare. mi è…
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