Regia di Donatella Maiorca vedi scheda film
Marta, sola e annoiata, si rifugia nelle chat su internet. La sua identità virtuale, Viola, intraprende una relazione morbosa con quella di un certo Mittler, che le impone giochetti erotici anche nella vita reale. Per Marta/Viola la vita cambia drasticamente in peggio, tanto che avrà presto voglia di scoprire chi sia questo Mittler nascosto dietro lo schermo.
Stefania Rocca era salita alla ribalta con l'interpretazione, nel ruolo centrale, in Nirvana di Gabriele Salvatores, uscito l'anno precedente; qui non solo la giovane, brava e bellissima attrice piemontese si ritrova ancora protagonista, ma lo è pure in una parte notevolmente complicata (sostanzialmente non c'è un attimo del film in cui la Rocca non sia in scena) e dalle sfumature parecchio torbide. Ma proprio le scene di sesso o di nudo - non poche - sono forse quelle che risultano più fasulle, arrangiate ad hoc per conferire quel forzato prurito a una storia che avrebbe in realtà potuto descrivere il sordido sottobosco delle chat virtuali senza esplicitare eccessivamente. (Ben vengano comunque le frequenti esposizioni delle grazie della protagonista, anche se questo rimane un inciso soggettivo). Donatella Maiorca, all'esordio, troverà successivamente la sua strada nelle produzioni televisive, in particolare nella serie La squadra. Sceneggiatura di Fabrizio Bettelli, che pecca di qualche approssimazione nella visione di un mondo che stava emergendo in quegli anni in maniera prepotente, quello del web, il cui studio va comunque apprezzato; nel cast anche Rolando Ravello, Aisha Cerami, Neri Marcorè in una particina e la voce di Ennio Fantastichini a leggere i messaggi in chat del co-protagonista virtuale Mittler. 4/10.
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