Regia di Peter Howitt vedi scheda film
Quello delle porte scorrevoli è un labirinto maledetto: ha ammaliato generazioni di filosofi e sedotto cineasti imprescindibili, ma a ben vedere non c'è nulla di meno irrazionale e più terreno del percorso assegnato ad ogni anima dalla divinità Fato. Sliding Doors fonda la sua base narrativa su questo affascinante mistero universale e lo trasferisce su larga scala in veste di commedia romantica, modellando un passepartout per i cuori capace di essere, per chi lo vuole, anche efficace stimolante verso il tema primario, denominatore comune dell'intera umanità a nessuno precluso. Per chi volesse poi attraversare ulteriori varchi e investigarne i meccanismi, basterà approfondire altrove. Howitt dimostra un'intelligenza che non avrà più modo di esibire in futuro: pone ogni elemento nelle coordinate perfette e amplia su più dimensioni la solidità dello script, prestando fede ad un'idea di dramma in equilibrio fra leggerezza da commedia e "struggenza" mélo. Nel mentre, Gwyneth Paltrow vive il suo anno di grazia consegnandosi per sempre all'immaginario romantico. Fra tutti i film apparentemente sempliciotti potrebbe essere proprio questo il più scaltro. Nel senso più benevolo del termine.
per dirla in termini matematici, tende all'infinito. Ma due storie così non richiedono ulteriori esemplificazioni.
astuto e intelligentemente moderato, rimane nei giusti limiti adoperando al meglio ciò che ha a disposizione. Sfrutta al meglio l'occasione della vita.
buona prova
molto bravo
più che convincente, ci mette il cuore.
non male
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