Regia di Carlo Verdone vedi scheda film
Resta in disparte, Carlo Verdone, come a volersi mostrare parte di una comodità capace e attiva anche senza la sua presenza costante certo, una comicità drammatica che lo rende quasi unico nel suo genere, quantomeno capace di rappresentare la drammaticità di uno stato d'animo o piuttosto di una situazione, mette in atto, una riunione tra ex compagni di scuola, evento che dovrebbe essere quantomeno di svago e leggerezza, in modo da evidenziare le insoddisfazioni della vita o piuttosto il pentimento di scelte incisive e infelici, quasi enfatizzandone gli effetti pur di esasperare la situazione. Il senso però ci sta' tutto. La futilità umana, la rincorsa ai traguardi comuni rende l'essere umano insoddisfatto a prescindere e alla continua ricerca di una felicità vana e inesistente, almeno secondo il loro standard negativo. La messa in scena è frizzante e piacevole. Il cast ben composto e omologato. Storie verosimili e differenti tra loro. Verdone abbraccia la maggior parte della tipologia di insoddisfatti cronici e ne tira fuori gli aspetti peggiori. Memorabile la location e rimembrante la colonna sonora. Buona anche la fotografia capace di aggiungere quel pizzico di nostalgia che non guasta mai.
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