Regia di Carlo Verdone vedi scheda film
Ebbene si, 5 STELLE possono sembrare un enfasi per questo film,ma naturalmente l'adorazione di una pellicola sgretola ogni cinefilia e "snobismo" D'AUTORE."Compagni di scuola" è il Verdone corale,cinico e riflessivo,un film nato da un esperienza di Carlo ad una rimpatriata con i suoi ex-compagni di liceo.Reduce da una serata da lui definita non squallida ma "DRAMMATICA",nasce un soggetto odiato da Mario Cecchi Gori,che disse: "Ma che C---O!!!! scrivi!!!!! 17 personaggi so troppi!!!! un si fa nulla a Natale!!!! prenderete schiaffi da tutti!". Nonostante la sfiducia del produttore s'inizia a girare ,tra non poche difficolta' che mandano in crisi Verdone che per darsi forza invoco' il padrino artistico Sergio Leone.Una volta finito il film ,alla prima proiezione privata Cecchi Gori abbraccio' Verdone rimangiandosi la sua diffidenza.Il film funzionava alla grande,nonostante il cinismo,la malinconia imperante,e il riso amaro, lungi dal Verdone virtuoso e da commedia.
"Compagni di scuola" è la riflessione su un epoca:Gli anni 80,un periodo edonistico,autocelebrativo,di esaltazione del nulla.Il romano ancora una volta si dimostra ottimo osservatore di un vissuto reale sul viale del decadentismo,la sua "Lente" d'osservazione entra a 365 gradi sull'involgarimento e l'A-culturazione di un periodo amaro a livello sociale.Si entra quindi in una rimpatriata di 35enni a 15 anni dal diploma,17 COMPAGNI che sono li per ritrovarsi e divertirsi,ma non sara' cosi': la rimpatriata prendera' la forma di un bilancio esistenziale di ognuno di loro,fallimenti,frustrazioni e disillusioni di un gruppo variegato:uomini politici,beceri arricchiti, nevrotici e separati,un mix "VERDONIANO" che rivedremo in altri suoi lavori futuri.Quello che fa la differenza è la coralita' dell'opera,uno spazio luminoso che il romano da ai componenti del cast,"maschere" amare,figli della commedia anni 60,piu' involgariti,piu' cinici che conservano il tratto buontempone dei loro padri.Si ride anche molto nonostante tutto,un riso amaro e cinico,ridiamo sulle sventure di un professore nevrotico detto "Er-patata",su uno scherzo di cattivo gusto di due "simpatici bastardi",su una moglie cafona con padre volgare al seguito.Una coralita' che funziona alla grande,sviante il retorico da intrattenimento che si concede stavolta alla riflessione(amara).
Verdone con questa pellicola mostra un ampia maturita' registica,il suo punto piu' alto,dopo di cio' iniziera' il suo decadere nel patetismo.Ma fin qui tutto bene,nei dialoghi,nella successione degli eventi,un amalgama di storie e personaggi perfetta sviante in una critica di stampo sociale.Verdone volge lo sguardo ad una classe politica corrotta,lo fa in maniera impietosa nell'odioso personaggio dell'onorevole Valenzani,ci sta pure il velato attacco al mondo dello "showbiz" con il fallito cantante Tony Ciardulli o il cafone diventato arricchito,uno di quei borghesi ignoranti e cinici alias Finocchiaro.C'è di tutto in "Compagni di scuola" riso,riflessioni ed empatie...tutte per un personaggio come Piero Ruffolo,un candido trovatosi chissa' come nell'involgarimento totale, oppure "lo sfigato" di turno ovvero Fabris:un bruttino vittima del cinismo dei "compagni".
Un film che amo in tutta la totalita',perche' fa ridere e riflettere sul ritratto amaro di un epoca,grazie alla bravura di un autore bistrattato dalla critica snob,ma che per me è GRANDE nell'analizzare vizi,virtu' e nevrosi di un popolo,come solo i Risi o Monicelli sapevano fare.Verdone si è saputo avvalere di un ottimo cast su cui svettano la Cenci,De Sica e Benvenuti ed ovviamente il mitico Carlo.Un impasto simbiotico su un gruppo da "Italietta" in cui i valori di una volta hanno ceduto il passo al cinismo,la volgarita' e la nevrosi,tematiche che Verdone dipinge con ironia,cinismo e tanta,tanta malinconia....OTTIMO.
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