Regia di Carlo Verdone vedi scheda film
Carlo Verdone "abbandona" il cabarettismo e inizia a realizzare storie che affronta la vita quotidiana. "Compagni di scuola" ne è un esempio come d'altronde lo saranno "Ma che colpa abbiamo noi", "L'amore è eterno finchè dura", "Perdiamoci di vista", "Maledetto il giorno che ti ho incontrato"... Ora stiamo parlando di una commedia generazionale venata di amarezza, di malinconia che ha riscosso senz'altro un successo "tricolore" (italiano), che affronta il tema: "Ritrovamento". Un tema che viene affrontato con coraggio, con impegno ma soprattutto con grande sensibilità. Il tema del ritrovamento è un occasione ideale per osservare, per analizzare le caratteristiche, i comportamenti di compagni "perduti". Affermei con sicurezza che "Compagni di scuola" è l'esatto contrario de "Il grande freddo" (1983) di Jonathan Kasdam in versione italiana.La differenza è che in quest'ultimo i collegiali si rincontrano in una villa per l'occasione del funerale di un loro compagno, infatti la villa era di sua proprietà. Qui, in "Compagni di scuola", il ritrovamento è "organizzato" in una villa lussuosa da una compagna...
Il racconto sembra ripetitivo, revisionato. (per chi conosce "Il grande freddo) Il fondamentale, l'essenziale, (bisogna tenere in mente sempre) é: la buona volontà, infatti i buoni risultati, come si può vedere, si notano proprio.
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