Regia di Carlo Verdone vedi scheda film
Le rimpatriate al cinema,si sa,presagiscono sempre bocconi amari per i personaggi sullo schermo:l'entusiasmo per il ritrovarsi,la nostalgia dei ricordi,lasciano presto spazio a confronti impietosi,rimpianti tardivi,constatazioni di fallimenti o buone condizioni.Carlo Verdone ha fatto "il grande freddo" italiano,con un gruppo composito di ex-alunni di liceo ritrovatisi ad una festa,quindici anni dopo l'ultima riunione,molto cambiati,e molti con un bilancio in perdita o un nuovo cinismo da sfoggiare.Molto divertente all'inizio,ricca di battute e momenti comici da mandare a memoria,e progressivamente sempre piu'senza speranza e triste,la settima regia dell'autore di "Borotalco" è tra le sue piu'mature,il gioco corale riesce bene,anche se per forza di cose,alcuni personaggi sono piu'studiati,e ci si stacca dal film ammirando il finale che sa proprio di fine di una festa,con gli invitati rimasti su una spiaggia all'alba prima di tornare alla loro normalita'.E lo sguardo un po'mesto di Pietro Ruffolo detto "Er patata" che guarda in macchina da presa finalmente un po'piu'convinto di se stesso è il miglior finale che potesse avere.
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