Trama
Il docufilm, realizzato in stretta collaborazione con il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo, racconta le grandi storie che sono passate per i corridoi del museo e per le strade della città: dalla fondazione di Pietro I allo splendore di Caterina la Grande, dal trionfo di Alessandro I contro Napoleone, alla Rivoluzione del 1917, fino ai giorni nostri. Immagini spettacolari conducono nei grandiosi interni del Museo e del Palazzo d'Inverno, nel Teatro, nelle Logge di Raffaello, nella Galleria degli Eroi del 1812: un luogo magico svelato attraverso i racconti dei protagonisti, le storie e i luoghi segreti aperti alle telecamere per l'occasione. Un'incomparabile metropoli dell'arte ricca di oltre 3 milioni di opere. Dentro l'Ermitage, del resto, si può ripercorrere tutta la grande arte europea, da Leonardo a Raffaello, da Van Eyck a Rubens sino a Tiziano e Rembrandt, mentre fuori dalle sue mura la storia si snoda per luoghi ricchi di memorie. Ma la leggenda di San Pietroburgo si trasmette anche attraverso poesie e romanzi che ne hanno mostrato il fascino nel corso dei secoli, come quelli di Nabokov, Dostoevskij e di Achmatova. Per raccontare visivamente lo sviluppo urbano e architettonico, San Pietroburgo viene presentata nella sua veste diurna e negli splendori delle sue notti, con la Prospettiva Nevskij, il lungoneva, i ponti, il profilo del complesso dell'Ermitage, il Cavaliere di Bronzo, le statue di Pushkin, di Caterina la Grande, di Gogol, le dimore nobiliari che si affacciano sui canali, senza dimenticare la musica e l'opera dei grandi architetti italiani, come Trezzini, Rastrelli, Quarenghi, che ne disegnarono il profilo.
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Commenti (2) vedi tutti
Bella panoramica di uno dei musei più importanti al mondo, con il pregevole contributo del sempre eccelso Servillo. Per capire a fondo cosa sia l'essenza dell'Ermitage, però, consiglio la visione del monumentale "Arca russa" di Sokurov.
commento di Arch_StantonIo consiglio sempre di andare a vedere i musei dal vivo. Di questo tipo di operazioni, dopo Van Gogh, Monet e via discorrendo, non se ne può veramente più. Non è cinema.
commento di MotherClown