Regia di Emanuele De Santi vedi scheda film
Il rifiuto di acquistare un biglietto ad un gruppo di artisti di strada può costare salato. Come impara la protagonista di Judy, in seguito assediata in casa senza via di scampo. Seconda e ultima regia di Emanuele De Santi per una una produzione Necrostorm. Cioè a dire sanguinaria.
Mary (Orietta Babusci) alla sosta di un samaforo viene importunata da un'artista di strada a capo del gruppo The Crows. Più tardi, Mary perde il cagnolino Judy e si trova sola in casa, quando il pericoloso gruppo di folli psicopatici le fa visita inaspettata.
Alla seconda (e ultima) regia, dopo Adam Chaplin, Emanuele De Santi si concentra sull'home invasion girando un thriller sintetico, ben interpretato dalla brava protagonista (Orietta Babusci). Il modesto budget non influisce sul girato, grazie alla strategia narrativa (il continuo contatto telefonico prima con la madre quindi con la collega di lavoro Marta) e al dinamismo di regia ben espresso con continui cambi di scena e un prolungamento della tensione ben calibrato.
Benché non accada quasi nulla per 50 minuti, l'esplosione (estremamente realistica) splatter finale e l'infelice chiusa lo rendono titolo di nicchia, riservato cioè a chi apprezza il cinema estremo. Si può soprassedere su alcune incongruenze di montaggio: Mary gira con una macchina targata Italia, posa sul tavolo una borsa della Conad ma in caso di emergenza chiama il 911. Più che errori, limiti dovuti all'ottica di una distribuzione internazionale, dalla quale è rimasta esclusa proprio l'Italia.
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