Regia di James Bryan vedi scheda film
Film d'azione con un'interprete, la sensuale ma non più giovane Renee Harman, che, in cerca dei torturatori e dehli assassini della sorella, si cala come può nei panni della sexy vendicatrice venuta dell'Eropa dell'Est esperta di karate e nelle armi da fuoco.
Siamo tra la fine degli anni'70 e l'inizio degli anni'80 quando Linda Allen, una donna dell'Europa dell'Est, arriva a Los Angeles sulle note del motivetto principale de "IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO" , di Ennio Morricone, riarrangiato ad hoc per questo film, per punire i responsabili che hanno torturato e ucciso sua sorella (in una scena brutale, ma anche squallida, che apre il film). In molti provano a intralciare, o a incrociare la sua strada (soprattutto per impadronirsi di un cagnolino di pezza, che la nostra si porta sempre in borsa e che contiene, ben cucito al suo interno, un audio nastro che inguaia le persone che sta cercando), ma invano. Film d'azione (con poca azione, a dirla tutta, a dispetto del titolo che farebbe credere il contrario) con un'interprete (una tredesca naturalizzata americana e non cinese) che si cala (male) nei panni della sexy (e un pò attempata) vendicatrice esperta di karate. Il film è brutto,inutile gitrarci attorno, nonostante le donnine che, nei night club, ballano mostrando i seni, le "frustatine" ai pervertiti, gli amplessi a letto con il bellone di turno (perché c'è pure una parantesi sentimentale, con un agente federale, che la nostra, prima di conoscerlo personalmente, seduce, tutta eccitata, al telefono, leccando più volte la cornetta), gli inseguimenti (in automobile, o a piedi, specie in bilico sui cornicioni dei palazzi) e le rese dei conti (tutte veloci, spietate e violente), però la protagonista, Renee Hamon, risulta divertente quando recita con quell'accento ridicolo da donna dell'Est.
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