Regia di Josh Huffine, Brendan Rudnicki vedi scheda film
Tardivo spin off di The Blair witch project, girato modestamente e privo di originalità.
Into the Forest (2019): locandina
1968, foresta di Rudwick.
Greta Fulmer, seguace di Satana e in possesso del Codex Gigas, è stata riconosciuta colpevole di avere rapito ed ucciso 13 bambini. Da allora, le sparizioni (oltre 43) sono proseguite. Tre youtuber si inoltrano nella foresta di Rudwick per realizzare un documentario sui boschi teatro delle sparizioni, trovando invece ad attenderli ben altra esperienza.
Ennessimo mockumentary girato a quattro mani (Josh Huffine e Brendan Rudnicki) senza idee e men che meno budget. Sulla scia di Blair witch project ci è dato di assistere alle riprese amatoriali dei tre protagonisti che decidono di penetrare in un mondo pericoloso, scontandone le inevitabili conseguenze. Lievemente più curato, rispetto alla media, per via di interpreti più professionali e una messa in scena vagamente cinematografica, Into the forest prosegue banalmente sulla linea di uno dei migliaia di analoghi found footage. Nonostante un metraggio ridotto (66 minuti) i due registi non riescono mai a coinvolgere lo spettatore costretto a subire l'ennesimo messo insieme di luoghi comuni e prevedibili personaggi. Un finale approssimativo e tagliato con l'accetta non aiuta a risollevare dalla mediocrità l'esito di un film a dir poco superfluo.
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