Regia di Paolo Genovese vedi scheda film
L'intreccio sentimentale ed esistenziale che coinvolge Anna, fumettista in carriera, e Marco, professore di fisica: così diversi, così uguali e uniti in un rapporto che resiste agli urti del tempo.
I supereroi sono persone normali capaci di gesti eccezionali, come resistere in un rapporto di coppia lungo vent'anni: alti e bassi, fortune e miserie, differenze più o meno lampanti tra i caratteri e nel modo in cui si accoglie la vita, eppure Anna e Marco sono sempre l'uno al fianco dell'altra e viceversa. Non c'è nient'altro in questo film, che arriva a quattro anni di distanza dalla precedente regia di Paolo Genovese (The place, 2017) e che aspira a raccontare la storia di tutte le storie d'amore con una sceneggiatura firmata dallo stesso Genovese insieme a Rolando Ravello e Paolo Costella. Un pizzico di delusione è lecita, ma in fin dei conti la buona confezione del lavoro e i suoi ricercati toni agrodolci, tra malinconia e speranza, possono e devono bastare per il contesto. Malinconia e speranza, memorie e proiezioni, passato e futuro: tutto si gioca sul piano del tempo in Supereroi, che mescola a grandi dosi la più terribile, inequivocabile realtà concreta (la fisica insegnata da Marco) e la fugace superficialità dell'evasione nella fantasia (i fumetti disegnati da Anna) ottenendo un composto spesso instabile e al sapore vagamente melenso. Tra gli interpreti: Jasmine Trinca, Alessandro Borghi, Greta Scarano, Elena Sofia Ricci, Vinicio Marchioni e Flavio Parenti, con una particina in un ruolo moderatamente autoreferenziale (veste i panni di un caporedattore) per il giornalista Beppe Severgnini. 5/10.
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