Regia di Rolando Ravello vedi scheda film
Tre amici di mezza età si oppongono alle relazioni delle loro figlie adolescenti con tre partner che giudicano inadatti: un uomo troppo maturo, un giovane rapper, una ragazza.
All’uscita, È per il tuo bene fece un minimo di scandalo (pilotato?) perché sulla locandina comparivano soltanto i nomi degli attori di sesso maschile; effettivamente nulla da eccepire sul fatto che i veri protagonisti del film siano Giuseppe Battiston, Marco Giallini e Vincenzo Salemme, però a quel punto la presenza non accreditata di Valentina Lodovini, Claudia Pandolfi e Isabella Rossellini sulla stessa locandina appariva quantomeno ingiusta nei loro confronti. La vera questione attorno alla pellicola diretta da Rolando Ravello è però un’altra, sebbene tocchi comunque le corde del “politicamente al passo con i tempi”: È per il tuo bene è infatti un’opera sguaiata e retrograda all’ennesima potenza (oltre che decisamente prevedibile), nella quale gli uomini sono tutti bruti, stupidi e violenti e le donne pazienti e sottomesse; la storia è talmente campata in aria che per raggiungere il lieto fine i maschi maschilisti non si convertono all’equità, no: capiscono di aver sbagliato a impedire le relazioni delle loro figlie femmine con i partner da loro amati e pertanto le obbligano con altrettanta violenza e altrettanta cieca stupidità a riprendere quelle stesse relazioni precedentemente osteggiate. La morale è disastrosa, ma fortunatamente la vita nel 2020 è molto più avanti di quanto racconti questo film, tratto da una commedia spagnola del 2017 (Es por tu bien) scritta da Manuel Burque e Josep Gatell riarrangiata sotto forma di nuova sceneggiatura da Ravello insieme a Fabio Bonifacci. Presumibilmente il regista (maggiormente noto come attore, ma mai banale quelle rare volte che passa dietro la macchina da presa) qui è voluto scendere a compromessi con il più vasto pubblico, ma pare che sia sceso fin troppo. Nel cast anche Matilde Gioli, Alice Ferri, Eleonora Trezza e Raffaele Vannoli, oltre al giovane rapper Biondo che intepreta una sorta di alter ego e canta anche la canzone eponima sui titoli di coda. 2/10.
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